Imperia
attesi grandi vini, sono 600 le aziende imperiesi
attesi grandi vini, sono 600 le aziende imperiesi
Il caldo è un alleato
della vendemmia
prevista in anticipo
Vini bianchi asciutti dallo spiccato carattere mediterraneo e rossi importanti. Sarà un’annata da incorniciare, almeno così si aspettano i vigneron del Ponente ora impegnati a monitorare filari e terrazze per iniziare al momento giusto, in perfette condizioni di maturazione e di concentrazione di zuccheri, il taglio dei grappoli. Uva in quantità, sana - molto limitati sono stati i trattamenti - capace di trasformarsi con facilità in cantina in ottimo vino. La vendemmia quest’anno inizia in anticipo: in Liguria nell’arco di tempo che va dal 4 agosto al 15 novembre, come stabilisce un provvedimento approvato nei giorni scorsi dalla giunta regionale. «Incrociando le dita - spiega Davide Merano dell’azienda dianese Poggio dei Gorleri - siamo soddisfatti e molto contenti per quello che ci attende. L’uva è bella, sana, praticamente biologica. Abbiamo iniziato in questi giorni il monitoraggio e siamo vicini, come grado di zuccheri, al livello ottimale per iniziare la vendemmia. Inizieremo tra una settimana, forse due. Le premesse sono ottime, una stagione da incorniciare come non si vedeva da anni con bianchi tipici, mediterranei».
Dopo annate piuttosto generose dal 2003 al 2010, con una produzione di vini ben classificabili e un’alternanza di stagioni «strane» dal 2010 al 2014, quella che attende le circa 1800 aziende vinicole liguri (600 quelle imperiesi per una superficie di 240 ettari) sarà una produzione con una forte identità: «Si prospetta una vendemmia ricca - ne è convinto Marco Romagnoli della tenuta Giuncheo di Camporosso - l’uva è bellissima, siamo avanti di circa 15 giorni. Una vendemmia anticipata. Sui bianchi non ci sono problemi, il Rossese deve essere monitorato con attenzione, nel caso dei rossi la mancanza di escursione termica non è un vantaggio». Nei prossimi giorni si attende l’arrivo di deboli perturbazioni, l’acqua non guasta ma si temono i temporali: «La pioggia non fa paura, la grandine sicuramente sì - spiega Antonio Fasolo, presidente provinciale Coldiretti - il caldo fino ad oggi ha graziato viti e ulivi, non ci sono state malattie, muffe e nel caso dell’olivo poco attacco di mosca».