Cuneo
I trifolao puntano sulla pioggia
Domani scatta il periodo di tre settimane di stop indispensabile al riposo dei terreni
In Piemonte l’avvio della stagione della raccolta è previsto lunedì 21 settembre
Domani scatta il periodo di tre settimane di stop indispensabile al riposo dei terreni
In Piemonte l’avvio della stagione della raccolta è previsto lunedì 21 settembre
La regola non è scritta, ma è quasi ferrea: tempo buono per le uve, tempo cattivo per i tartufi bianchi. Così, mentre i vignaioli sperano che il sole li accompagni per tutta la vendemmia, i trifolao confidano in un po’ di pioggia e mettono le mani avanti: «Se si va avanti con queste temperature, l’inizio della stagione sarà tutto in salita».
Ormai, infatti, è questione di giorni. Il via alla raccolta delle prime trifole più pregiate è previsto per il 21 settembre, al termine del consueto periodo di «black out» che scatterà domani per lasciar riposare i terreni, che prima delle piogge di Ferragosto erano sottoposti a un notevole stress idrico dovuto alla calura, come ha dimostrato la scarsissima raccolta estiva dello scorzone, il meno pregiato tuber aestivum. E sì, perché l’umidità, per un fungo ipogeo che è composto per l’80% di acqua, è un elemento fondamentale.
«La pioggia - spiegano gli esperti del Centro nazionale studi tartufo che ha sede ad Alba - è indispensabile per consentire al tuber magnatum pico il giusto sviluppo. Infatti, è necessario che il terreno di produzione sia umido sia nelle fasi di germinazione, sia in quella di maturazione. Solo così, dopo circa un mese si può sperare di raccogliere un buon tartufo».
Dunque, tutti a fare la danza della pioggia, compresi gli organizzatori delle decine di fiere (sono circa trenta, tra internazionali, nazionali e regionali) che rendono omaggio alle pepite del sottosuolo piemontese, diffuse in particolare tra le colline dell’Albese, dell’Alessandrino e dell’Astigiano. I trifolao impegnati nella raccolta sono oltre 5 mila, dotati di regolare tesserino regionale.
Fare previsioni sui prezzi è impossibile. Solo i primi raccolti, tra tre settimane, potranno dire realmente la qualità e la quantità del prodotto.
Ma la stagione è lunga: proseguirà fino al 31 gennaio 2016 e, se arriverà qualche pioggia, ha tutto il tempo per dare buone soddisfazioni ai buongustai, anche se sarà impossibile replicare l’ottima annata 2014, con tanti tartufi e prezzi che non hanno mai superato i 250 euro all’etto. Per questo i trifolao mettono in guardia i consumatori: «Non lasciatevi attirare da chi vi propone i fioroni, i tartufi bianchi che possono nascere già in questi giorni. Non sono prodotti buoni e la loro raccolta è illegale, perché pregiudica la nascita degli esemplari migliori in stagione».
roberto fiori