Cuneo
Abituata com’era alle siccità estive la civiltà contadina formulava tra San Lorenzo (oggi) e San Bartolomeo (24 agosto) una serie di proverbi finalizzati all’attesa dell’acqua ristoratrice. «Sa pieuô a San Lôrens l’è ’ncô en temp», ci si consolava, dopo un luglio arido (che poteva sì essere favorevole alla vigna ma non alla campagna) e nella data delle bene auguranti «piogge» di stelle cadenti del 10 agosto. I temporali scoppiati tra ieri ed oggi sul Nord Ovest sembrano confermare uno scenario meteo che, se eccezionale per i valori termici raggiunti nel fine settimana, sembra rientrare nella norma storica, almeno per quanto riguarda l’inizio delle piogge.
Certo, il flusso fresco in quota che ha innescato, ieri nel Torinese, oggi nel Cuneese, gli scoppi di rovesci temporaleschi non durerà a lungo. Da domani le massime torneranno in pianura verso i 34-35 gradi, ma un primo colpo è inferto all’anticiclone africano. Lo si nota dalle minime, tornate attorno o sotto i 20º, e dalle previsioni dei modelli, che parlano di nuovi acquazzoni alternati a piogge per il fine settimana di Ferragosto. Infatti, dopo la parentesi tra domani giovedì, l’alta pressione cede e tra venerdì e domenica saranno nuvole e rovesci locali. Forse la prima rottura della Grande Estate 2015.
Fulvio Romano