ebook di Fulvio Romano

mercoledì 9 luglio 2014

La tromba d'aria sul Piemonte. Danni all'agricoltura

LA STAMPA

Italia

I meteorologi: allerta fino a domani sera

Tromba d’aria sul Piemonte

Gli agricoltori chiedono i danni

Case e centri commerciali scoperchiati dal vento. Sottopassi allagati dalla pioggia. Chicchi di grandine come palline da golf sulle coltivazioni. È il maltempo che spazza via l’estate tra le città del Nord e Centro Italia, mettendo in ginocchio agricoltori e operatori turistici.

Torino è stata tra le prime a subire i danni di una tromba d’aria, che dal Canavese si è abbattuta su tutta la provincia. Secondo l’Arpa la quantità complessiva d’acqua caduta tra lunedì e martedì varia tra i 70 ed i 100 millimetri. Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco, chiamati a liberare gli automobilisti intrappolati lungo le strade trasformate in fiumi. Dove sia finita l’estate non si sa. La Confederazione Italiana Agricoltori ha già inviato ai sindaci dei Comuni più colpiti la richiesta di attivazione delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

Stessa storia a Milano, dove l’esondazione del Seveso ha paralizzato il centro e lasciato senza luce duemila abitazioni a nord del centro. Quanto basta per scatenare le polemiche attorno alle inadeguate contromisure per contrastare la situazione di emergenza.

Il maltempo sta colpendo anche il Lecchese: resta chiusa la statale all’altezza di Civate per la rottura degli argini del lago di Annone. Nel Pavese a pagare le conseguenze maggiori è l’agricoltura, in particolare i produttori di mais e soia. Timori anche per il raccolto del riso seminato più precocemente.

Non va meglio nemmeno sulle coste. In Liguria sono state le mareggiate della scorsa notte a cancellare in poche ore il lavoro degli operatori balneari. Nel Tigullio Orientale un nubifragio si è abbattuto sul centro di Chiavari. Al largo di Zoagli si è formata una tromba d’aria seminato il panico tra i turisti, prima di spegnersi senza provocare incidenti.

Non ha invece scherzato il vento che a Livorno ha superato i 60 chilometri orari. Nel pomeriggio è stato fatto evacuare un centro commerciale, nella zona del Nuovo centro, per il distacco di alcune parti del tetto. A Villongo, nella Bergamasca, è esondato il torrente Uria, affluente del fiume Oglio. L’acqua, alta oltre un metro, si è riversata in alcune strade del paese, allagando anche qui garage, scantinati, negozi e abitazioni. Andrà meglio oggi? Sembra proprio di no. Secondo i meteorologi le perturbazioni non lasceranno il centronord prima di giovedì. Oggi, già a partire dal pomeriggio, i fenomeni torneranno ad insistere sulla Liguria e le pianure lombarde, l’Emilia e il Triveneto. Il dipartimento della protezione civile ha previsto possibili criticità anche sul territorio del Friuli Venezia Giulia e su parte del Veneto. Chissà se, almeno nel fine settimana, si potrà tornare a parlare di estate.

federico genta


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