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giovedì 12 giugno 2014

De Benedetti vs Google: " le oligarchie digitali mettono a rischio la democrazia"

LA STAMPA

Italia

congresso sui media

De Benedetti:

“Google

fa paura,

servono regole”

È stato un affondo di Carlo De Benedetti contro Google, una società «di cui abbiamo tutti paura», a chiudere a Torino il 66° World Newspaper Congress organizzato da Wan-Ifra, l’associazione che riunisce editori, manager e direttori dei giornali del mondo.

«Stiamo attenti, perché con le oligarchie digitali è a rischio la democrazia», ha ammonito il presidente del gruppo L’Espresso, parlando nell’ultimo di tre giorni che hanno fatto del Lingotto l’epicentro della riflessione sul futuro dei media nell’era digitale.

«Non c’è gruppo editoriale che possa reggere il confronto con Google», ha detto De Benedetti dal palco, nel «keynote speech» conclusivo del Congresso. «Google, e le poche società analoghe che operano nel mondo, non sono soggetti ad alcun tipo di regola. Abbiamo tutti paura di Google, non solo io». Secondo De Benedetti, «servono regole». Serve un impianto antitrust rigoroso e sovranazionale, capace di tutelare i cittadini, in nome della correttezza e della trasparenza dell’informazione: «Penso per esempio a un sistema diverso di proprietà; oppure a un cambiamento del sistema di ricerca che vieti la raccolta dati. E in ultima analisi non si capisce per quale motivo queste società non paghino le imposte nel Paese in cui fanno utili importanti».

Le paure di De Benedetti sono state definite infondate da Google, che ha risposto facendo circolare un intervento di qualche settimana fa del presidente della società, Eric Schmidt. «Perché tutti continuano a dire di “avere paura di Google”? - ha scritto Schmidt -. Perché si continuano a ignorare le opportunità? Google crea nuove possibilità per l’industria culturale, per i gruppi editoriali e per il giornalismo».

Prima dell’intervento di De Benedetti, Google era in realtà comparsa nel dibattito del convegno mondiale nei panni del partner tecnologico di molte testate giornalistiche: vari rappresentanti della società hanno partecipato ai lavori, proponendo idee e possibili soluzioni in particolare nel settore della produzione di video.

Il convegno ha visto protagoniste varie realtà editoriali italiane. Ad aprire i lavori è stato John Elkann, editore de La Stampa, indicando negli smartphone la piattaforma più interessante per le news. Pietro Scott Jovane, amministratore delegato del gruppo Rcs MediaGroup, ha tracciato le strategie della società e le prospettive per il futuro soprattutto sui mercati italiano e spagnolo. [M.Bar.]