ebook di Fulvio Romano

venerdì 14 agosto 2015

L'avvoltoio tedesco vuole spolpare sino in fondo la Grecia

LA STAMPA

Economia

L’ultimo attacco dei tedeschi

che rischiano di restare isolati

Berlino punta i piedi: l’accordo non è scontato

Possibile un prestito ponte per pagare la Bce

«Berlino getta sabbia negli ingranaggi dell’accordo sulla Grecia», scrive il Financial Times. Il riferimento del quotidiano britannico è ad un documento circolato tra i partner dell’eurozona nel quale il ministero delle Finanze tedesco avrebbe sollevato una serie di obiezioni all’intesa. I temi ancora sul tavolo riguardano prevalentemente il rinvio di alcune riforme, la sostenibilità del debito e il ruolo del Fondo monetario.

A poche ore dal voto del parlamento greco e alla vigilia dell’eurogruppo che oggi, a Bruxelles, dovrà mettere l’avallo politico sull’intesa raggiunta per la nuova tranche di aiuti (indispensabile per pagare i 3,2 miliardi debiti in scadenza con la Bce il prossimo 20 agosto), l’umore di Berlino è ancora molto cupo. D’altronde il portavoce ai temi finanziari della Cdu, il partito della Cancelliera Angela Merkel e del ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, ha detto chiaramente che l’accordo con la Grecia «è desiderabile ma non è scontato».

La soluzione - o il rischio, secondo altri - è che oggi non si arrivi ad una via libera al salvataggio ma solo ad un nuovo prestito ponte, che consenta alla Grecia di far fronte ai suoi impegni a breve termine ma che riapra di fatto un nuovo round negoziale con il governo Tsipras.

Fonti Ue spiegano infatti che sul tavolo dell’Eurogruppo ci sarà per la Grecia sia la possibilità di dare il via libera al salvataggio Esm sia l’opzione di un nuovo prestito ponte. Entrambe le procedure sono state già attivate e pronte ad essere applicate.

Jens Spahn, il vice di Wolfgang Schaeuble al ministero delle Finanze, ha tenuto a precisare che la Germania non è da sola nel richiedere chiarezza sull’accordo, citando una proposta congiunta di Berlino e Parigi. «La Germania - ha spiegato in un’intervista alla radio Deutschlandfunk - non è il solo Paese che al momento ha questioni da porre. Per questo terremo l’Eurogruppo venerdì». «Ci sono alcuni dettagli da chiarire - aggiunge -. Di questo dovremo parlare e, badate, abbiamo in serbo un proposta congiunta di Germania e Francia». «C’è la chiara percezione che la Grecia deve cambiare se vuole restare nell’area euro».

La Germania però sembra sempre più isolata, dopo che anche la Finlandia, da sempre nello schieramento dei «falchi», si è detta disponibile a dare il via libera al nuovo bailout.

E rischia di restare da sola anche nel tema della sostenibilità del debito. La Commissione Ue, in un nuovo studio circolato anche questo ieri, si dice d’accordo con il Fondo monetaria sulla insostenibilità del debito di Atene.Intanto il presidente del parlamento tedesco, Norbert Lammert (Cdu), ha pre-allertato i deputati per una possibile convocazione straordinaria per martedì o mercoledì. Il Bundestag sarà probabilmente riaperto per un giorno per votare su un’eventuale intesa sul memorandum per il terzo pacchetto di aiuti per la Grecia raggiunta dai ministri delle Finanze domani a Bruxelles. [g. pao.]