Economia
Gli sconti legati al salto di classe energetica delle abitazioni
I lavori per la costruzione della Legge di Stabilità sono ancora in corso, ma è molto probabile la conferma del cosiddetto ecobonus, ovvero la possibilità di detrarre fino al 65% delle spese sostenute per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico degli immobili. Con una novità che emerge all’orizzonte: la possibilità di sfruttare il ruolo delle ESCo, le energy service companies, per riuscire a consentire la ristrutturazione ambientale e qualitativa di interi condomini. Senza far spendere soldi «freschi» ai proprietari.
Intanto, i lavori in corso: ieri è arrivato il parere positivo della Commissione Ambiente della Camera alla Nota di aggiornamento al Def, che per l’appunto chiede che gli ecobonus siano resi strutturali. Il beneficio, dicono i deputati, dovrebbe essere esteso anche agli interventi antisismici e di bonifica dall’amianto; ancora, la platea dei beneficiari dovrebbe includere anche le imprese e gli enti pubblici. Come ovvio, le decisioni su cosa ci sarà e cosa non ci sarà nella Legge di Stabilità le prenderà il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Ma al ministero delle Infrastrutture c’è la convinzione che debba essere confermata - e allargata - una misura che ha dato vantaggi all’ambiente, ai cittadini, alla bolletta energetica nazionale, al patrimonio edilizio, e anche all’economia: secondo le stime di Graziano Delrio ha generato 28 miliardi di investimenti, incassi fiscali per un miliardo e mezzo milione di posti di lavoro.
Se tutto andrà bene, ci sarà anche una importante novità per sbloccare il «retrofit energetico» di interi condomini, superando interventi frammentari (e a volte non risolutivi) su singoli appartamenti. Si parla infatti dell’introduzione di un nuovo sistema di incentivo fiscale, legando lo sconto al salto di classe energetica delle abitazioni. È un’operazione che permetterebbe di diffondere l’utilizzo delle ESCo, le società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica (normalmente per le imprese), assumendo su di sé il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento. In cambio le ESCo ricevono i risparmi economici ottenuti dall’operazione di efficientamento energetico, che produce un importante risparmio nella bolletta del riscaldamento e dell’elettricità.
Lo stesso dovrebbe così avvenire per i normali condomini di tipo residenziale, dove peraltro è possibile che uno o più proprietari abbiano problemi ad anticipare i soldi necessari alla ristrutturazione, impedendo così che tutto il palazzo possa trarre vantaggio dalla riqualificazione energetica. E così sarà la ESCo a farsi carico dell’ambientalizzazione dell’edificio, anticipando tutte le spese. Fino al rimborso completo però i condomini pagheranno circa il 90% delle bollette precedenti. Nel giro di qualche anno le ESCo avranno recuperato l’investimento, grazie al risparmio conseguito con gli interventi. Da un certo momento in poi, invece, tutto il risparmio finirà nelle tasche dei proprietari. Che intanto si troveranno casa e palazzo completamento ammodernato, ristrutturato, e meno «spendaccione» per gas, acqua ed elettricità.