"A San Lorenzo e nelle notti seguenti le stelle si divertono...prendendoci in giro" Così la civiltà contadina descriveva lo spettacolo effimero delle stelle cadenti del 10 agosto, provocato dall'ingresso nell'atmosfera delle polveri lasciate nello spazio da una cometa, la Swift-Tuttle. Che fossero "polvere di stelle", anche se comete, l'aveva dimostrato nell' '800 un saviglianese, l' astronomo Schiaparelli. Che cadano attorno a San Lorenzo lo si sa da sempre. Ma "attorno", appunto e non sempre il 10 o l'11 di agosto. E infatti quest' anno la notte magica dei desideri non sarà né questa né la prossima. Per i giochi balistici della meccanica celeste la "pioggia" ci sarà, ma nella notte tra mercoledì e giovedì, tra il 12 e il 13, quindi.
L'ora migliore per osservarne anche un centinaio all'ora sarà a partire da dopo l'una del mattino di giovedì con il massimo in po' prima dell'alba. Non vi sarà bisogno di binocoli, né tanto meno di telescopi: il modo migliore per osservare le stelle filanti è ad occhio nudo. Purché il cielo sia sereno e buio. La Luna non darà fastidio perché è Calante e sotto l'orizzonte, quindi non visibile. Si scelga allora un sito lontano dalle luci della città, meglio se in montagna, sopra i mille metri. Magari sul Bignone assieme agli astrofili di Sanremo). Altra precauzione: che sia sgombro da ostacoli il cielo verso Nord Est. Sarà infatti da lì, dalla costellazione di Perseo, che le meteore sembreranno partire (in realtà è un effetto prospettico, ma tanto è bastato perché fossero chiamate Perseidi), ma converrà spaziare con lo sguardo su tutta la volta celeste, dove schizzano con lunghe scie luminose. Volendo le si può fotografare: lasceremo aperto l'obiettivo della digitale, su cavalletto, per qualche secondo e buona fortuna.
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Ecco come si presenterà il cielo verso Nord Est nella notte tra mercoledì e giovedì, momento di massimo delle stelle cadenti di Szn Lordnzo) . Qui il cielo è quello delle 2,30 del mattino di giovedì