Savona
rinascita coltivazione biologica a partire dai terreni
Il chinotto ha trovato casa a Quiliano
nel parco di S. Pietro in Carpignano
La rinascita del chinotto passa per Quiliano. Più precisamente per il parco di San Pietro in Carpignano. Qui infatti sono stati ultimati i lavori per la messa a dimora di circa ottanta piante del famoso agrume tanto amato dai savonesi, la maggior parte delle quali è stata fornita dal CeRSAA della Camera di Commercio di Albenga e le restanti sono state acquistate direttamente dal Comune.
La coltura, fin dalla preparazione del terreno, ha seguito e seguirà i dettami della produzione biologica per una coltivazione al 100% naturale che poi sarà affidata in gestione, come già avvenuto per il frutteto di albicocche valleggine e il vigneto di Granaccia, dopo la stesura di una apposita convenzione. Si tratta di una specialità che dopo la fortuna e la fama avute fino agli anni Venti del Novecento ha rischiato seriamente di scomparire. Tanto che oggi solo poche piante sono coltivate nel Savonese e la conservazione della specie è affidata agli orti botanici e ai vivai. La pianta, un sempreverde, raggiunge un’altezza di circa un metro e mezzo e produce numerosi frutti di piccole dimensioni, di un colore che varia dal verde brillante all’arancio. Originaria della Cina da cui fu importata nel Cinquecento da navigatori savonesi, ha avuto un habitat ideale sulla Riviera tra Varazze e Finale.