ebook di Fulvio Romano

venerdì 6 giugno 2014

Tra crisi ed interventi migliora la qualità dell'aria nella Granda

LA STAMPA

Cuneo

INQUINAMENTO. GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE

La Granda è promossa

per la qualità dell’aria

Migliorato il parco auto e misure antismog delle aziende

Aria pulita: la notizia è un buon «biglietto da visita» per la Granda nella giornata mondiale dell’Ambiente che si è svolta ieri. Nel 2013 nel Cuneese c’è stata una «incontrovertibile tendenza al miglioramento della qualità dell’aria». Il verdetto è dell’Arpa (Agenzia regionale protezione ambientale) che sul sito web ha pubblicato la relazione del dipartimento provinciale di Cuneo: 54 pagine con dati, tabelle, considerazioni, che riguardano non solo il 2013, ma gli ultimi 12 anni. Silvio Cagliero, direttore provinciale Arpa: «Una base dati che parte dal 2002. Alla relazione di quest’anno abbiamo voluto dare un taglio più scientifico: ci sono punti fermi incontestabili per la comunità scientifica. La diminuzione degli inquinanti è a prescindere dalle condizioni meteo-climatiche. Se negli anni scorsi si poteva parlare di sensazione, adesso la base statistica è solida». Calano gli inquinanti, soprattutto le polveri sottili: Pm10.

Com’è avvenuto questo miglioramento? «Una serie di azioni - risponde Cagliero - da parte di tutta la comunità: miglioramento del parco veicoli, progresso da parte di alcune aziende che si sono dovute adeguare alle normative dell’Aia, autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Provincia su delega regionale. Ha pesato anche la recessione economica: diminuiti i consumi e, in alcuni casi, chiuse alcune aziende. Ci sono state diverse azioni virtuose, cercate o indotte, che hanno portato a questo risultato».

Restano i giorni di superamento: per il Pm10 (inquinante più «invernale») e per l’ozono («estivo», legato all’azione del sole). Ma è la rete delle centraline che descrive la qualità dell’aria, non quella singola. Cagliero aggiunge: «In alcune realtà la diminuzione su base annua è stata più elevata. A Borgo ha chiuso il cementificio, a Bra (la centralina è in una zona industriale) si è scesi in media di 2 milligrammi per metrocubo di Pm10 ogni anno. Anche ad Alba sono stati registrati miglioramenti, anche grazie alla rete di teleriscaldamento e alla nuova centrale termoelettrica».

L’Aia è in vigore da 5 anni e ha riguardato 160 aziende della Granda: la metà sono allevamenti, ma ha avuto effetti rilevanti sulle emissioni dell’industria pesante (cementifici e vetrerie). Anche per l’ozono, sebbene la Ue imponga meno di 25 giorni di superamento l’anno, i dati non sono allarmanti: «Nei primi anni 2000 c’erano centinaia di superamenti giornalieri, soprattutto nel 2003, un anno eccezionalmente caldo. Ma non è mai stata superata la soglia d’allarme. Anche per alcuni metalli inquinanti (piombo, arsenico, cadmio, nichel) le quantità sono appena sopra la soglia di rilevabilità». Le centraline in provincia: a Cuneo, Alba, Bra, Borgo, Mondovì, Saliceto e Staffarda (da gennaio).

LORENZO BORATTO


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