ebook di Fulvio Romano

lunedì 14 luglio 2014

Una montagna di schiuma invade il Tirreno: alghe o saponi?

LA STAMPA

Italia

Montagna di schiuma invade il Tirreno

Il fenomeno in Toscana, Lazio, Campania e alle Cinque Terre. Controlli dell’Arpa, forse è di origine naturale

La scena è da film di fantascienza o da noir a sfondo ecologico-ambientale: una coltre di schiuma invade le spiagge coprendole per decine di metri nell’incredulità generale. È accaduto a Fiumicino la scorsa settimana ma anche in Campania, in Toscana e alle Cinque Terre in Liguria. Sempre la stessa scena, sempre lo stesso dubbio: che cosa provoca la schiuma?

In tutte le località dove la schiuma è apparsa di recente ci si è rivolti all’Arpa, l’agenzia per l’ambiente, per analizzare il fenomeno e si aspettano gli esiti del monitoraggio. Nel frattempo, in maniera non ufficiale, i tecnici rassicurano, si tratta di un fenomeno limitato nel tempo, dura poche ore, e anche nello spazio. E lasciano capire che non si tratta di sostanze inquinanti ma di un fenomeno naturale dovuto alla decomposizione delle alghe. Anche i vecchi pescatori di Fiumicino non sembrano molto preoccupati e puntano il dito contro le alghe. Circola, però anche un’altra ipotesi, meno tranquillizzante: potrebbe trattarsi di saponi disciolti nel mare che vengono montati dalle onde e dalle correnti fino a diventare schiuma.

Lo scorso anno era accaduto anche a Barletta. In quel caso, al termine delle analisi, l’Arpa aveva chiarito che a provocare il fenomeno era stato il proliferare di alghe marine, che non c’era stato alcuno sversamento di sostanze inquinanti nel mare né altri agenti chimici. È molto probabile che, come stanno informalmente assicurando i tecnici, lo stesso fenomeno stia ora interessando le coste tirreniche dell’Italia. Resta però ancora una domanda a cui si sta cercando una risposta. Il proliferare improvviso di alghe a che cosa è dovuto? Dopo l’invasione di schiuma sulle coste pugliesi e le ripetute richieste di chiarimento, l’Arpa aveva risposto in modo abbastanza generico. «Le schiume - scriveva l’agenzia - possono formarsi ed aumentare di volume in presenza di alcune sostanze tensioattive che possono essere sia di origine naturale che antropica». Quindi di origine naturale ma anche umana, e in questo caso legate a forme di inquinamento. Secondo Attilio Rinaldi, presidente del Centro ricerche marine di Cesenatico, in prima linea nella battaglia contro la mucillagine, a provocare il proliferare di alghe può essere «un’eccessiva presenza di azoto e fosforo che arriva attraverso i fiumi», oppure le condizioni climatiche e delle acque «come in una nuova ondata di mucillagine».

FLAVIA AMABILE


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