ebook di Fulvio Romano

lunedì 4 maggio 2015

Allerta a Courmayeur dopo le piogge. Pericolo fango e valanghe

LA STAMPA

Cuneo

maltempo, in 12 ore sono caduti 30 millimetri d’acqua

Fango e valanghe

A Courmayeur

è scattata l’allerta

Problemi per la pioggia e il rialzo termico

Chiusa la Val Veny, occhi sulla Dora di Ferret

Courmayeur sta facendo i conti con la pioggia battente, colate detritiche, torrenti che si gonfiano e valanghe in quota. «Siamo attivi su tutti i fronti, stiamo monitorando minuto per minuto la Val Ferret, mentre è già chiuso l’accesso alla Val Veny. Speriamo che la fortuna ci assista» diceva ieri in serata la sindaca del paese, Fabrizia Derriard.

Temperature in rialzo

In 12 ore sono caduti circa 30 millimetri di acqua, «ma alla pioggia che qui è stata forte tutto il giorno dobbiamo aggiungere il rialzo termico, sta sciogliendo la neve, si è staccata anche una valanga». La slavina, circa 100 metri di fronte, è caduta nella tarda mattinata dalla Brenva, sul massiccio del Monte Bianco, e non ha fatto nessun danno. «L’attenzione - dice Derriard - va anche alle valanghe, il rischio è che si creino sacche d’acqua». La Val Veny è chiusa da venerdì sera - su tutta la strada più di 10 piccole colate di fango - ora la Dora si è gonfiata e l’allarme cresce.

Ponti transennati

Se venerdì era già stato chiuso il ponte principale di accesso alla valle, il Ponte delle capre, ieri è stato transennato anche quello di Entrelevie. «E abbiamo chiuso - aggiunge Derriard - anche la pista di emergenza che si usa in alternativa alla strada, quella della “sabbiera”». La pista attraversa anche il fiume, grazie a un passaggio realizzato con grossi tubi. Ieri l’acqua iniziava a invadere la carreggiata della pista. «In mattinata - dice Derriard - è straripato anche un ruscelletto sopra a La Palud, per fortuna senza fare grossi danni e abbiamo avuto dei problemi con una griglia». Sul territorio, dalla notte tra sabato e domenica, sono presenti i volontari dei vigili del fuoco e della Protezione civile. La Regione ha anche emesso un Bollettino di criticità meteorologica; al momento il livello di criticità è quello “ordinario”. «A impensierirci - dice Derriard - sono le previsioni: brutto anche domani (oggi, ndr) e martedì».

Per la zona del Bianco il Bollettino indica una criticità sia idrogeologica sia valanghiva. «Per la Val Ferret gli occhi sono puntati sulla Dora e sui torrenti glaciali», se il livello dell’acqua crescerà ancora la valle sarà chiusa. Oggi, stando alle previsioni elaborate dagli esperti del Centro funzionale regionale, continuerà a piovere, almeno nella prima metà della giornata. E continuerà a salire lo zero termico, «fino a un massimo di 4 mila metri». Gli esperti mettono in guardia: «Considerato lo stato di saturazione si potranno verificare fenomeni di caduta massi, frane superficiali e colate detritiche in concomitanza delle precipitazioni, nonché un generale aumento dei livelli dei corsi d’acqua legato anche ai fenomeni di fusione del manto nevoso». L’emergenza al momento non riguarda l'enorme frana di La Saxe che tanta paura aveva fatto l’anno scorso.

cristian pellissier


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