Italia
Nel vivaio “sospetto” di Pietra Ligure
“L’ulivo subito messo in isolamento”
Il titolare: misure precauzionali, niente terrorismo
Il titolare: misure precauzionali, niente terrorismo
«Attenti alla Xylella, può già essere in Liguria». Sembrava una battuta, quella dell’ex presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi - appassionato di olivicoltura - ai giornalisti, l’altra mattina in tribunale. Meno di ventiquattr’ore dopo, però, il timore di un contagio del pericoloso parassita anche sugli olivi liguri è diventato molto più concreto, in attesa che le analisi del Cnr a Bari sciolgano i dubbi sul batterio che ha infettato il campione inviato dalla Liguria.
L’isolamento nel vivaio di Pietra Ligure è avvenuto nella prima settimana di aprile, ma la notizia è stata resa nota ieri dall’Unione europea, scatenando una comprensibile preoccupazione - e irritazione - in ben due regioni nelle quali olio e olive sono il fondamento dell’agricoltura da secoli: Liguria e Toscana. Perché la pianta proviene da un vivaio toscano. «Non c’è nessuna possibilità di contagio: la pianta sospetta infetta è stata sradicata. Abbiamo avvisato prontamente il ministero e applicato tutte le procedure di rito. La pianta sotto esame era in vaso, abbiamo controllato tutte le piante di quel vivaio e sono risultate negative. E proveniva da un vivaio esterno», spiega l’assessore alle politiche agricole della Liguria, Giovanni Barbagallo.
Anche a Firenze è corso rapido il brivido del parassita distruggi-olivi e tocca all’assessore all’agricoltura della giunta Rossi Gianni Salvadori il compito di rassicurare: «La Liguria non ci ha comunicato nulla - dice con una punta polemica - ma l’abbiamo saputo e da una ventina di giorni abbiamo moltiplicato i controlli: tutti i vivai toscani e persino qualche pianta nei giardini privati sono stati controllati. Non esistono casi di Xylella in Toscana».
Un campione della pianta sospetta, da Pietra Ligure, è stato mandato a Bari per la conferma definitiva. Il titolare del vivaio, Luca Benedusi, si è subito affrettato a precisare che, ad oggi, non c’è nulla di confermato riguardo la presenza del batterio: «I tecnici sono venuti circa un mese e mezzo fa e ci hanno comunicato che avrebbero isolato una pianta di ulivo che si trovava nel nostro vivaio per fare degli accertamenti - dice Benedusi -. Ad oggi, non ci hanno dato alcuna conferma sulla presenza della Xylella, bensì ci hanno comunicato che le analisi effettuate sulle piante che si trovavano vicino a quella isolata si sono rivelate negative».
Lo stesso Benedusi ha più volte ribadito che i controlli vengono fatti regolarmente su tutte le piante. «Non fate terrorismo - ha aggiunto Benedusi - perché non c’è alcuna certezza che la Xylella abbia intaccato l’ulivo che giustamente e prontamente è stato isolato e su cui si stanno facendo tutte le analisi del caso». Gli stessi ispettori però hanno comunicato a Benedusi che, nei prossimi giorni, verranno a installare trappole all’interno del vivaio per verificare se l’insetto, che si trovava sulla pianta di ulivo isolata, sia un vettore della Xylella.
S.Andreetto-e.rossi