Cuneo
ALIMENTAZIONE. ALLARME DELL’ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA
“Attenti al pane che si ritiene fresco mentre arriva surgelato dall’estero”
«Il consumatore deve essere informato sulla natura del prodotto che acquista: non può credere di comprare un prodotto fresco quando in realtà questo arriva surgelato dall’estero». A pochi giorni dall’assemblea annuale di categoria, torna a chiedere chiarezza Piero Rigucci, presidente dell’Associazione autonoma Panificatori della provincia di Cuneo. La polemica è contro i grandi centri commerciali, dove il pane viene venduto a prezzi più vantaggiosi delle comuni panetterie cittadine e per questo riscuote un largo successo tra i consumatori. «Il problema - aggiunge - non sta solo nel prezzo, ma nell’informazione al cittadino, che non sa quale ciclo produttivo abbia subìto il prodotto, chi l’abbia preparato e quali tecniche utilizzate».
In effetti non è spesso chiara la filiera seguita dal pane che viene venduto in alcuni centri di grande distribuzione della provincia. Nella maggior parte dei casi le pagnotte arrivano dall’Est europeo precotte e congelate e vengono passate in forno poco prima di finire sul bancone di vendita. Quali trattamenti abbiano subìto e quali additivi contengano non è sempre facile da scoprire.
Esistono rischi per la salute dei consumatori? Margherita Borsa, nutrizionista e nutrigenetista di Torino, conferma: «Le lavorazioni che comportano il congelamento e il trasporto di un semilavorato congelato compromettono la struttura microscopica del prodotto e per questo vanno monitorate». Il pane, le brioche e i prodotti soggetti a lievitazione vengono danneggiati a livello molecolare ed è il glutine a farne le spese maggiori. Se questa proteina viene modificata in fase di lavorazione, l’organismo non la riconosce più e insorge quella diffusa intolleranza nota come celiachia.
«Una serie di studi hanno messo in evidenza la possibile correlazione tra il consumo frequente di prodotti congelati e l’insorgenza della celiachia o di altre forme di intolleranza ai cereali - sottolinea -. Questo non significa che i surgelati vadano evitati, ma occorre prestare attenzione».