Da lunedì dati bancari aperti al Fisco
C’è il via libera sulla privacy: le cifre saranno controllate dagli agenti solo in caso di incongruità
Mancava il via libera dell’Authority per la privacy. Che ha dato ora la sua benedizione al nuovo Grande fratello stana evasori. Il Sid (Sistema di interscambio flusso dati), l’Anagrafe tributaria che da lunedì passerà al setaccio ogni movimento di denaro (e non solo) di contribuenti e imprese. A darne l’annuncio è stato ieri il Direttore dell’Agenzia delle entrare, Attilio Befera, spiegando che il Garante ha chiesto e ottenuto «che per poter acquisire i dati dei conti dei cittadini italiani che riguardano la movimentazione e i saldi di inizio e fine anno, fosse creato un sistema di interscambio autonomo rispetto a quelli attuali». Appunto «Sid», che senza intervento di personale umano e quindi a garanzia della privacy dei cittadini dalla prossima settimana renderà più dura la vita agli evasori.
Banche, Poste italiane, società di intermediazione mobiliare, società di gestione del risparmio e assicurazioni su richiesta dovranno trasmettere all’Agenzia i dati su quasi tutti i nostri movimenti di denaro e beni finanziari che possano servire al Fisco per capire se i redditi denunciati dal contribuente sono da considerare “congrui” oppure no. Sotto la lente d’ingrandimento tributaria passeranno tutti i dati relativi a entrate e uscite sul nostro conto corrente. Per mesi è rimasta in sospeso la sorte dei conti scudati, quelli che in passato hanno utilizzato la sanatoria per rimpatriare e regolarizzare i fondi esportati illegalmente all’estero. Le vere lobby finanziarie insomma, sulle quali non potrà accendere le telecamere il nuovo Grande fratello tributario. E se da lunedì il Fisco potrà controllare i conti dei contribuenti sospetti, a partire dal 31 ottobre, quando inizieranno ad affluire i dati relativi al 2011 per verifiche retroattive. Quelli del 2012 saranno invece inviati entro il 31 marzo del prossimo anno. Poi il rito si ripeterà entro il 20 aprile di ogni anno per i movimenti finanziari dell’anno precedente.
A queste scadenze ogni singolo operatore finanziario, banche in testa, dovrà avviare le procedure di registrazione al Sid. Poi tutto passa in mano a Serpico, il “cervellone” dotato di un immenso data-base che già dallo scorso ottobre gestisce la mole di dati proveniente da conti correnti, carte di credito e titoli. Come se non bastasse i controlli si incroceranno con quelli della Banca d’Italia su spostamenti di denaro giudicati “sospetti”. A questo punto il sistema confronta i dati sulle movimentazioni finanziarie con quelli del reddito e se non sono in linea scatta la richiesta di chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ovviamente il contribuente potrà spiegare il perché di uscite ed entrate ma se le spiegazioni non saranno esaurienti partirà il temuto avviso di accertamento.
L’obiettivo, come ha spiegato nei giorni scorsi Befera, «è di formare delle liste di contribuenti, già individuati in base a elementi di rilevanza fiscale, da sottoporre all’accertamento sintetico». Insomma delle vere black-list, sulle quali si concentreranno i controlli di un fisco sempre più agguerrito nella caccia ai 180 miliardi di evasione che più di ogni altra cosa fanno della nostra un’economia debole.