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sabato 6 luglio 2013

Buongiorno di Gramellini. Spirito Tanto

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Spirito Tanto

Ci si abitua a tutto, soprattutto all’incredibile, e con i guai in corso qualsiasi argomento che esuli dal tema Pane & Companatico rischia di essere scambiato per un diversivo. Però. Ieri in tv ho visto con i miei occhi due sant’uomini vestiti uguali che si baciavano due volte sulle guance, si accomodavano fianco a fianco su due sedie e firmavano in due un’enciclica che esalta l’amore di coppia, mentre veniva ufficializzata la notizia che nei prossimi mesi due loro predecessori saranno proclamati santi in contemporanea.

Qualche democristiano ostile a Renzi interpreterà questa insistenza sul numero 2 come una smentita ad altissimi livelli dello Statuto del Pd che unifica i ruoli di segretario e candidato premier. Ma forse il messaggio della Diade intende parlare anche a noi poveri peccatori, alle nostre doppie vite mai completamente risolte in una superiore unità. Certo che a volere continuare il gioco c’è da restare sbalorditi. I due sant’uomini vestiti uguali, Benedetto e Francesco, abitano entrambi in Vaticano dal giorno di maggio in cui Benedetto vi ha fatto ritorno, e quel giorno era il 2. Francesco ha due residenze: una in cui vive e dice Messa, l’altra in cui si trasferisce la domenica per recitare l’Angelus. L’altro ieri, poi, si era dimesso il vertice dello Ior, direttore e vicedirettore: in coppia. L’importante è non farsi prendere la mano (o le mani, visto che sono due). Davanti alle immagini a specchio dei due Papi, un commentatore televisivo ha detto rapito: «Lo Spirito Santo si è espresso due volte». Anche Lui? C’è già abbastanza doppiezza in questo mondo: almeno lo Spirito rimanga uno solo.

Massimo Gramellini


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