Cuneo
valdieri. la tragedia a 2600 metri di quota
ma la zona è pericolosa”
Due sciatori morti sotto una valanga nel canalone di Lourousa
Due sciatori morti sotto una valanga nel canalone di Lourousa
«Erano tutti esperti di scialpinismo e dotati delle migliori attrezzature, ma la zona, per quanto suggestiva e molto ambita dagli appassionati, è comunque una delle più pericolose delle Alpi Marittime. La prudenza non è mai troppa». A parlare è il sindaco di Valdieri, Emanuel Parracone dopo la valanga staccatasi nel canalone di Lourousa, sopra le Terme di Valdieri (2.600 metri di quota) che ha travolto otto scialpinisti (cinque italiani e tre francesi).
Tre feriti e due le vittime. Sono: Daniele Vottero Reis, 26 anni, di Ivrea (campione di corsa in montagna e vincitore dell’Ultraskymarathon 2013 sul Gran Paradiso) e Fabrizio Jacob, 46, di Caprie in valle Susa nel Torinese.
Grandi esperti di scialpinismo (Jacob anche di sci estremo) facevano parte di due comitive di italiani (quattro uomini, una donna) partiti all’alba dalle Terme di Valdieri, insieme a un gruppo di francesi (marito e moglie di Grenoble e un amico di Nizza). Alle 10,30 la tragedia. Quasi alla sommità del canalone Vottero Reis e Jacob sono precipitati per 800 metri e morti sul colpo battendo contro le rocce. Nel resto delle comitive, due italiani e un francese sono rimasti illesi, gli altri feriti e trasportati all’ospedale di Cuneo.
Impossibile stabilire se la valanga sia stata causata da un errore umano. L’istruttore di scialpinismo del Cai di Fossano, Donato Nicoletti: «E’ probabile che gli ultimi 30-40 centimetri di neve fresca caduta su una precedente base molto dura, siano scivolati causando il distacco. Per la conformazione del canalone quasi impossibile fermarsi se si viene travolti». Il responsabile del Soccorso alpino di Cuneo, Osvaldo Beccaria: «Le tre cordate stavano affrontando una salita in un canalone molto ripido con pendenza del 45-50 per cento, sottovento, ma con la preparazione e tutte le accortezze richieste dal caso».
Le salme di Vottero Reis e Jacob sono state composte all’obitorio del cimitero di Valdieri, raggiunto in serata da famigliari e amici. È la seconda tragedia in meno di un mese nell’alta valle Gesso: il 13 aprile lo scialpinista francese Remi Bonopera, 53 anni, di Biot, era precipitato nel canalone Est del monte Malinvern, a 1.700 metri di quota.
MATTEO BORGETTO