ebook di Fulvio Romano

domenica 18 maggio 2014

La tregua storica tra Apple e Google

LA STAMPA

Economia

I giganti di silicon valley lavoreranno insieme a una riforma delle norme

“Stop alla battaglia sui brevetti”

Tregua storica tra Apple e Google

Duecento cause in quattro anni, spese legali che, solo per Apple, sono schizzate oltre quota 32 milioni di dollari. Poi, di colpo, la tregua. Per stoppare un gioco che stava diventando pericoloso. Di più, autolesionista.

La casa della Mela e Google, gli arci-nemici della Silicon Valley, decidono di stringersi la mano e congelano tutti i ricorsi legali accumulati a partire dal 2010, l’anno in cui è esplosa una delle più complesse battaglie del mondo high-tech dopo quella che ha azzerato Netscape, il gioiellino dei browser che aveva osato sfidare Microsoft. S’è fatto sbranare. Di sicuro non succederà ad Apple e Google. Che, anzi, sono pronte a sedersi attorno a un tavolo e a discutere una riforma dei brevetti. Incrociavano le armi dal 2010, i colossi: sul piatto, le idee nate nei laboratori Motorola (acquistata da Google) e i segreti dell’iPhone, la creatura di Jobs. Una spy-story tutta statunitense, che finisce con un comunicato scarno. Anche perché la posta in palio non fa più gola: nel campo degli smartphone il gruppo di Tim Cook ha preso il largo da un pezzo.

Non finisce, invece, lo scontro feroce tra Apple e Samsung, il principale produttore di cellulari con tecnologia Android. La partita vale il gradino più alto del podio nella classifica delle vendite: difficile pensare a un passo indietro. Anzi, la tregua con Google, servirebbe a Cupertino per muovere con più decisione contro i sudcoreani, ragiona Brian Love, docente di legge alla Santa Clara University. E Michael Risch, della Villanova University, si spinge più in là: «L’accordo Apple-Google? È per lo più simbolico. Motorola non è più un grande competitor. Sarà interessante vedere invece se prima o poi finirà la guerra con Samsung». L’ultimo capitolo, il 2 maggio, s’è concluso con una mini-vittoria di Cupertino: un risarcimento di 120 milioni di dollari per il sistema che «blocca» lo schermo del telefonino. Nel quartier generale Apple, neppure un brindisi: la richiesta danni superava i due miliardi.

giuseppe bottero


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