Cuneo
La storica Cittadella di Alessandria
in guerra con cemento e piante-killer
A difenderla c’è pure l’Europa che l’ha inserita tra le “sette meraviglie del Continente”
A difenderla c’è pure l’Europa che l’ha inserita tra le “sette meraviglie del Continente”
Il nemico qui c’è davvero: non ci si prepara alla guerra con inesistenti Tartari, come nel fortino Bastiani di buzzatiana memoria, ma ci si arma per far indietreggiare il cemento e uccidere le piante-killer. La Cittadella, settecentesca fortezza simbolo di Alessandria (80 ettari di comprensorio a ridosso del fiume Tanaro), è sotto minaccia proprio nel momento in cui persino l’Europa si muove per proteggerla. È appena stata inserita infatti tra i setti luoghi storici del Continente da valorizzare, secondo una selezione durissima della prestigiosa Europa Nostra (leader in tema di patrimonio artistico) e della Banca europea degli investimenti. Eppure in Consiglio comunale preoccupa l’avanzata del cemento. A ridosso della fascia di salvaguardia - ampliata nell’agosto scorso dall’assessore all’Urbanistica Marcello Ferralasco per proteggere meglio anche la viabilità e l’accessibilità alla fortezza - c’è una colata di cemento sulla quale ha puntato il dito il consigliere Renzo Penna (Sel), con un’interpellanza. Si tratta di un’area di circa 2500 metri quadrati, di fronte al centro commerciale Self aperto da un anno, prevista dal piano regolatore generale ma come spazio per un parco, invece «è stata abusivamente coperta di bitume». La società proprietaria - «Vita immobiliare» - aveva già chiesto al sindaco di Alessandria Rita Rossa e all’assessore Ferralasco di cambiare la destinazione d’uso dell’area in «commerciale». Ma la risposta fu negativa in quanto «la trasformazione priverebbe la zona delle potenzialità di fruizione pubblica e sarebbe in contrasto con la normativa della zona circostante la Cittadella» spiegava Ferralasco. Solo che tra la richiesta e la replica del Comune è trascorso il tempo sufficiente - secondo la denuncia del consigliere Penna - per la gettata abusiva di bitume.
Ora in Consiglio comunale l’assessore ha promesso un’azione decisa per riprendersi quello spazio: «Visto che l’area può avere anche un valore ambientale ho voluto coinvolgere la Sovrintendenza per valutare assieme come intervenire. C’è un interesse pubblico da rispettare e l’asfalto eccedente lambisce la zona di salvaguardia della Cittadella. Per ora gli accertamenti sono in corso, ma ci vorrà ancora un po’ di tempo».
Più facile invece la battaglia all’infestante naturale, l’ailanto. Proprio l’altro giorno sono arrivati i 50 mila euro dal Fai nazionale: sono il «premio» donato alla Cittadella per aver vinto, l’anno scorso, la classifica dei «Luoghi del Cuore». Ileana Gatti Spriano, responsabile provinciale del Fai, l’aveva detto fin dal principio: «Li useremo per debellare l’ailanto». Anche perché con la pianta-killer che cresce in maniera controllata sui tetti, la Fortezza - stando a una stima della Protezione civile - avrebbe solo più dieci anni di sopravvivenza. Ora invece può tornare a sperare.
La manutenzione sarà invece a carico del privato che si aggiudicherà il bando di gara pubblicato dal Demanio (proprietario) per la concessione dell’intero comprensorio. Le domande si possono presentare fino al 9 settembre e il futuro gestore potrà scegliere quanto restare, da un minimo di sei mesi a un massimo di 50 anni (in cambio potrà usufruirne a scopi economici).
miriam massone