ebook di Fulvio Romano

martedì 27 maggio 2014

L'Italia salvata dai pensionati...

È questa la miglior risposta all'ennesimo insulto del comico milionario (anzi, miliardario, come ancora dicono gli "anziani") contro i pensionati da lavoro, quello "normale" non quello di attori, calciatori, star, mezzibusto televisivi, evasori alle Caiman e quant'altri appartengono all'altra casta (insieme a quella politica),  quella sociale.... Si capisce da questo disprezzo del comico calcascene il suo disgusto per il lavoro dipendente e in generale per il lavoro " normale", disprezzo che speriamo non riesca a trasmettere ai nostri giovani... Questi nemici dei pensionati (purtroppo Grillo non è il solo) dimenticano l'antica ricetta crociana della dialettica dei distinti: dicano quali sono le pensioni inventate, quelle non coperte dai contributi, quelle regalate ai falsi invalidi e così via. No, il pensionato è secondo loro unico, per definizione un parassita, non una persona che dopo aver lavorato per tutta la vita ha diritto a non crepare di fame per far piacere alla casta sociale e politica. Sono riusciti a far passare un cortocircuito logico-politico: prima hanno distrutto la possibilità di pensione per i giovani anestetizzati dai loro palcoscenici mediali, quindi li hanno aizzati contro chi la pensione c'è l'ha per diritti conquistati con le lotte dei decenni passati. 
Grillo non tocchi poi, manco per scherzo, i nostri nipoti. Non vorremmo mai che i nostri nipoti, che saranno salvati da noi e non certo da lui o dalla Lombardi Crimi Battista, seguissero il suo modello. Anche noi avevamo i capelli lunghi e parlavamo un linguaggio diretto, anzi rivoluzionario, ma avevamo diciott'anni ed eravamo un collettivo, non un comico vecchio (non anziano) che va per mano con un residuato di un film horror. Un film che lui e il suo compare nero volevano imporre a noi tutti. Cosa che non gli è riuscita proprio grazie ai pensionati!
F.R.