LA STAMPA
Imperia
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Sanremo Le confetture da Oscar delle suore di clausura
Sanremo Le confetture da Oscar delle suore di clausura
Arance amare, fragoline, uva al rhum altre specialità
Arance amare, fragoline, uva al rhum altre specialità
Oltre venti tipi di confetture e marmellate dalla ricetta segreta (ci sono anche quelle di fragoline di bosco, uva al rhum, fichi d’India, ananas , sambuco e rabarbaro). Tanto buone che anni fa i magazzini Harrod’s, i più famosi di Londra e tra i primi al mondo, chiesero l’esclusiva per quella di arance amare. Per farlo però si doveva aumentare la produzione e le suore non accettarono. Dagli anni ’60 le «Marmellate del Carmelo», oggi presenti con una ricca vetrina su Internet, sono uno dei fiori all’occhiello della gastronomia di qualità di Sanremo. A produrle le monache di clausura del monastero di via Semeria 191, firmato da Giò Ponti, uno dei più felici esempi di architettura sacra contemporanea, costruito nel 1958.
Molto ricco il sito (www.marmellate del carmelo.com) in cui sono illustrati nel dettaglio tutti i vasetti con i prezzi e gli ingredienti. Specialità che si i possono trovare in alcune fiere (nel novembre scorso erano a Olioliva di Imperia), o in negozi della zona ma il sistema di vendita più utilizzato e rapido è quello online.
La madre superiora guida una comunità di una ventina di religiose. «Ciò che garantisce la qualità del prodotto - si legge sul sito - è la selezione accurata delle materie prime. Molte di queste, come ad esempio gli agrumi, sono coltivate nell’orto del monastero». [m.f.]
Benedettini Birra ultima novità all’Abbazia di Finale
Oltre venti tipi di confetture e marmellate dalla ricetta segreta (ci sono anche quelle di fragoline di bosco, uva al rhum, fichi d’India, ananas , sambuco e rabarbaro). Tanto buone che anni fa i magazzini Harrod’s, i più famosi di Londra e tra i primi al mondo, chiesero l’esclusiva per quella di arance amare. Per farlo però si doveva aumentare la produzione e le suore non accettarono. Dagli anni ’60 le «Marmellate del Carmelo», oggi presenti con una ricca vetrina su Internet, sono uno dei fiori all’occhiello della gastronomia di qualità di Sanremo. A produrle le monache di clausura del monastero di via Semeria 191, firmato da Giò Ponti, uno dei più felici esempi di architettura sacra contemporanea, costruito nel 1958.
Molto ricco il sito (www.marmellate del carmelo.com) in cui sono illustrati nel dettaglio tutti i vasetti con i prezzi e gli ingredienti. Specialità che si i possono trovare in alcune fiere (nel novembre scorso erano a Olioliva di Imperia), o in negozi della zona ma il sistema di vendita più utilizzato e rapido è quello online.
La madre superiora guida una comunità di una ventina di religiose. «Ciò che garantisce la qualità del prodotto - si legge sul sito - è la selezione accurata delle materie prime. Molte di queste, come ad esempio gli agrumi, sono coltivate nell’orto del monastero».
Benedettini Birra ultima novità all’Abbazia di Finale
Bionda e rossa (sei gradi), presto anche da mezzo litro
Bionda e rossa (sei gradi), presto anche da mezzo litro
L’abbazia dei benedettini a Finalpia (tel. 019-602301) , è uno scrigno di cose buone. I monaci, attualmente una dozzina, coadiuvati da alcuni dipendenti e collaboratori, hanno dato vita a un’azienda che continua ad arricchirsi di nuove proposte e che ha come prodotto-simbolo il miele. La produzione annua sfiora i trecento quintali e padre Giovanni è spesso impegnato a spostare nelle zone più adatte del Nord Italia, dalle colline finalesi a picco sul mare fino alle distese di rododendri in alta montagna, circa 400 arnie, le «casette» in cui le api producono il loro prezioso nettare. «In questi giorni ero in Piemonte, dalle parti di Cortemilia. Il lavoro con le api impegna molto ma lo faccio con passione», dice. Nell’abbazia, guidata dal padre abate don Romano Cecolin, si possono trovare anche confezioni di propoli e polline. Il punto vendita è aperto dalle 9 alle 12 e dalle 15,30 alle 19 (se si trova chiuso, rivolgersi in portineria). La produzione, con il marchio di qualità dei monaci, è ricchissima grazie anche all’attività della distilleria e dell’erboristeria. L’ultima novità è la birra, anche rossa. Tra le varietà più particolari la bionda doppio malto mais e miele, cristallizzato o millefiori (tutte a 6 gradi). E’ venduta in bottigliette da 33 cl. ma presto sarà prodotta anche in confezioni da mezzo litro.