ebook di Fulvio Romano

lunedì 7 aprile 2014

La nuova meteorologia nata dopo l'alluvione del 1994. Sabato, convegno a Cuneo con Mercalli

LA STAMPA

Cuneo

cuneo. convegno sabato

La “nuova” meteorologia

nata dopo l’alluvione ’94

Dicembre 1994: a un mese dalla grande alluvione del 5 e 6 novembre precedente, il climatologo Luca Mercalli, il giornalista Piero Bianucci e il professor Raffaele Meo sottolineavano nel convegno su «Le catastrofi al tempo della telematica» organizzato dalla Associazione per lo sviluppo culturale del Cuneese, il tragico paradosso della mancata allerta - in un mondo in cui oltre a radio, tv e telefono esisteva già Internet - dell’onda di piena del Tanaro. A vent’anni di distanza, Luca Mercalli torna a Cuneo per ricordare quei giorni e soprattutto per illustrare come siano cambiati non solo il monitoraggio, ma anche le difese.

«Eventi meteorologici, cambiamenti climatici e gestione del territorio a vent’anni dall’alluvione del Tanaro» è la relazione con cui Mercalli aprirà sabato 12 aprile, alle 14,30 (nel Salone annesso al Cinema Monviso di Cuneo), la parte pubblica della 13a assemblea della Società Meteorologica Italiana. Seguiranno gli interventi di Fulvio Romano e Daniele Cat Berro, su «La lunga serie meteo di Cuneo e le evoluzioni meteo in corso» e di Giovanni Badino, dell’Università di Torino su «Il microclima ipogeo della grotta di Rio Martino di Crissolo». [r. c.]


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