ebook di Fulvio Romano

mercoledì 12 novembre 2014

Clima e crisi: addio al vino "novello"!

LA STAMPAweb

Novara

FARA. dopo vent’anni il primo vino della vendemmia non verrà imbottigliato

Pioggia e mercato in calo

Niente novello sugli scaffali

Cantine dei Colli Novaresi: “Le uve sono maturate in ritardo”

E’ introvabile il vino «Novello Colline Novaresi doc»: dopo 20 anni di presenza ininterrotta sugli scaffali della grande distribuzione e dei punti vendita di Fara e Oleggio, il primo vino della vendemmia appena trascorsa non potrà essere degustato.

«Il ritardo di oltre 15 giorni nella maturazione delle uve provocato dalle rilevanti piogge che hanno caratterizzato il 2014 - dice il presidente delle Cantine dei Colli Novaresi Giorgio Portigliotti - ci ha indotto quest’anno a non avviare i processi di lavorazione che avrebbero portato alla produzione del vino novello». Per 19 anni il «novello» era stato plasmato raccogliendo le uve dei Colli Novaresi e immettendo le bottiglie sul mercato, per tradizione, nei giorni successivi al 6 novembre. 

Già lo scorso anno gli estimatori del «Novello doc» restarono a bocca asciutta: la cantina sociale di Fara (fondata nel 1954) e quella di Oleggio (la prima realtà sociale in Italia, nata nel 1891), fuse insieme, decisero di proporre ai consumatori il «Novembrino», un prodotto nuovo, realizzato con uve di recente raccolta e commercializzato dopo il 24 novembre. 

«Le uve 2014 hanno fatto fatica ad accumulare gli zuccheri indispensabili per definire la gradazione alcolica - dice Giorgio Portigliotti -. La decisione di non produrre il Novello doc deriva in parte anche da un certo rallentamento del mercato. Complice la crisi e il probabile “passaggio di moda” dei novelli, negli ultimi due anni avevamo registrato difficoltà nell’esaurire le scorte tanto da rendere necessarie delle svendite a prezzo ridotto».

La vendemmia 2014 darà comunque buoni vini tradizionali, al termine dei vari periodi di fermentazione adottati in base alle caratteristiche richieste dal singolo prodotto: «I vitigni Nebbiolo e Croatina - conclude Portigliotti - si sono avvicinati alla gradazione zuccherina media ottimale del 12,5 per cento mentre Bonarda e Vespolina sono rimasti attorno al 12, un livello pur sempre apprezzabile». 

roberto lodigiani