ebook di Fulvio Romano

mercoledì 15 aprile 2015

Anche nell'entroterra ligure il torymus sinensis contro il cinipide dei castagni

LA STAMPA

Savona

I castagni da salvare

Sassello ora lancia

il nemico del cinipide

su un’area di 100 km

Nella Valle dell’Erro continua senza sosta la battaglia biologica contro il cinipide, l’insetto responsabile dei gravi danni causati ai castagneti fino a metterne a repentaglio la sopravvivenza. A Sassello è stato deliberato il «lancio» di un’altra serie del «torymus sinensis» il suo antagonista naturale, originario della Cina come l’aggressore, su un’area comunale che comprende cento chilometri quadrati di territorio. La facoltà di Biologia dell’Università di Torino è la fornitrice dell’unica «arma» naturale oggi disponibile. Con il ricavato della vendita dei tesserini per la raccolta, il Consorzio Funghi e quello per la tutela del territorio e la conservazione del sottobosco di Sassello hanno deciso un nuovo lancio dell’insetto utile in grado di autoprodursi sui castagni e che raggiungerà, complessivamente, quota 120 inserimenti nell’arco di tre anni. «Oggi si iniziano a intravedere i miglioramenti – spiega il sindaco Daniele Buschiazzo - . I primi casi furono rilevati nel Cuneese, circa una dozzina di anni fa. E’ giusto riconoscere ai due Consorzi un’iniziativa privata per un bene pubblico qual è il nostro patrimonio boschivo e altresì corretto informare in quale modo sono investiti i ricavati della vendita dei permessi per la raccolta dei funghi. E’ un ottimo investimento che prevede tempi lunghi, questo è il terzo anno consecutivo di “guerra” al cinipede senza utilizzo di pesticidi o altri agenti chimici e sotto il controllo dell’Ispettorato agrario». Poiché la natura non conosce confini e bandiere, il primo cittadino di Sassello aggiunge: «Va preso atto del contemporaneo impegno dei Comuni di Pontinvrea e Urbe, nostre confinanti, che hanno svolto simili interventi. Occorre intervenire assieme». [m.pi.]