ebook di Fulvio Romano

giovedì 9 maggio 2013

Mentana e il millepiedi. Il Buongiorno di Gramellini

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Mentana e il millepiedi

Dopo l’ennesima sbornia di insulti, per lo più anonimi, persino un formidabile incassatore come Enrico Mentana ha abbandonato Twitter, nuovo giocattolino dei maschi influenti. Il meccanismo è implacabile: milioni di italiani atterriti dalla crisi hanno bisogno di capri espiatori su cui sfogare la loro paura tramutata in rabbia, e non li cercano fra i colpevoli di primo livello - finanzieri e alti burocrati dello Stato, volti muti e oscuri - ma fra i personaggi che vanno in tv, cioè politici e giornalisti: i Visibili. Con Twitter la tecnologia offre al popolo un modo per sfogarsi in tempo reale. La cattiveria contro Mentana che prima gridavi al televisore del tinello, sentendoti un frustrato che parlava da solo, adesso puoi spedirgliela direttamente sul telefonino: sai che il suo amor proprio ne soffrirà e ti consideri vendicato. È una società schizofrenica quella che da un lato ti illude di poter dialogare con Mentana e dall’altro ti preclude qualsiasi crescita nella scala sociale. Che ti regala brividi di onnipotenza sul telefonino, mentre nella vita reale ti ricorda di continuo che non conti nulla. Il Visibile, a sua volta, paga il proprio peccato di narcisismo con la vulnerabilità: è un bersaglio a cui non è consentito offendersi, perché se rifiuta il botta e risposta con chi lo insulta diventa subito un censore o uno snob.

L’equivoco che distruggerà la finta democrazia di Twitter è che ogni dialogo implica intimità e conoscenza reciproca. Mentana aveva 312.000 followers (seguaci). Ma nemmeno un millepiedi può imbastire un rapporto autentico con 312 mila telefonini.

Massimo Gramellini