agricoltura ispica campoUna norma dell’Unione Europea potrebbe definitivamente mettere ko i piccoli agricoltori, già in enorme difficoltà a causa degli alti costi di produzione e della concorrenza sleale del Nord Africa e dell’Asia. La legge creerebbe una sorta di diritto da parte delle multinazionali sui semi. Si potrebbero cioè utilizzare determinati tipi di semi, gli altri verrebbero messi al bando. E, chi li utilizzasse, sarebbe considerato un criminale, dunque sbattuto in galera.
Le associazioni degli imprenditori agricoli sono naturalmente sul piede di guerra. Ma la norma elaborata dalla Commissione Europea riguarderebbe qualunque cittadino abbia un piccolo orto, magari in città. Il testo del progetto di legge, che è già stato più volte modificato a causa delle enormi proteste delle associazioni dei coltivatori, è riportato qui (http://ec.europa.eu/dgs/health_consumer/pressroom/docs/proposal_aphp_en.pdf). “Questa legge intende interrompere immediatamente la coltivazione professionale di varietà vegetali ad uso di piccoli coltivatori, di coltivatori biologici, e di agricoltori che operano su piccola scala”, ha detto Ben Gabel, coltivatore di verdure e direttore del The Real Seed Catalogue (http://www.realseeds.co.uk/seedlaw.html). “I piccoli coltivatori hanno esigenze molto diverse dalle multinazionali – per esempio, coltivano senza usare macchine e non possono o non vogliono utilizzare spray chimici potenti. Non c’è modo di registrare quali sono le varietà adatte per un piccolo campo perché non rispondono ai severi criteri della “Plant Variety Agency”, che si occupa solo dell’approvazione dei tipi di sementi che utilizzano gli agricoltori industriali. ” Praticamente tutte le piante, i semi, gli ortaggi e i giardinieri devono essere registrati.