ebook di Fulvio Romano

venerdì 27 dicembre 2013

Conta dei danni nel Sanremese

LA STAMPA

Imperia

Sanremo

La “bomba d’acqua” colpisce

ma il territorio regge l’impatto

Esondazioni, evacuazioni, smottamenti ma Sanremo e l’entroterra hanno retto l’impatto con la «bomba d’acqua», le eccezionali piogge che hanno bagnato il Natale. Le aree di Ceriana sfollate precauzionalmente quando si è raggiunta quota 150 mm di pioggia in appena 12 ore (19 persone hanno abbandonato le case) hanno ricordato a tutti la terribile «bomba d’acqua» che aveva colpito il paese nell’autunno 2000. Ma in tutto il Sanremese a prevalere è stata la nuova parola d’ordine: prevenzione. E qui la Protezione civile, con decine di volontari mobilitati nonostante le festività, ha fatto un grande lavoro con la sorveglianza dei corsi d’acqua e delle strade.

Le piene più impetuose sono state quelle del torrente Armea, che ha strappato letteralmente un ponte e quelle dell’Argentina dove la forza dell’acqua ha divelto dei paraonde di cemento armato nella zona della darsena scagliandoli pericolosamente contro i piloni dell’ex ponte ferroviario (dove oggi corre la pista ciclabile che per precauzione è stata chiusa). L’attività di controlli si è concentrata alle foci di tutti i corsi d’acqua per segnalare eventuali intoppi al deflusso dell’acqua

Danni ingenti si registrano sulle spiagge. In particolare quelli di Bussana. La strada del lungomare tra Valle Armea e Arma di Taggia è stata chiusa al traffico per due giorni e ieri pomeriggio gli arenili erano invasi da centinaia di tonnellate di rifiuti di ogni genere, ma soprattutto tronchi portati al mare dalle piene di torrenti. Colpite duramente dalla mareggiata anche le struttura degli stabilimenti balneari e i moli frangiflutti. Una serie di controlli si renderà necessaria per verificare le condizioni delle scogliere ma ci vorranno centinaia di migliaia di euro per rimettere tutto a posto. Le onde, alte fino a sei metri, hanno colpito duro anche la diga foranea del porto in costruzione a Ospedaletti dove decine di elementi dell’intreccio di “tetrapodi” che la compongono sono stati divelti. Da controllare anche le condizioni del molo di porto vecchio dove di recente il Comune aveva iniziato un intervento di consolidamento e rinforzo.

Sul fronte della viabilità non si sono registrati gravi problemi. Una frana ha interrotto in località «Tre Pini» tra Natale e Santo Stefano la strada per San Romolo, Bevino e Borello ma le frazioni di Sanremo sono state raggiungibili già ieri sera e per le emergenze il 118 aveva attivato i percorsi alternativi Coldirodi-strada Ortigara e Ceriana-Ghimbegna.

Il distaccamento dei Vigili del fuoco di Sanremo è stato impegnato per tutto il periodo delle precipitazioni in interventi legati a danni d’acqua e ad alcuni alberi pericolanti. Si sono registrati un allagamento davanti all’Hotel Montecarlo sull’Aurelia, danni d'acqua alla palestra «Villa Citera» in via Galilei, molte infine le cantine, i magazzini e i garage allagati. Incessante infine il lavoro svolto delle pattuglie di polizia locale e carabinieri (in particolare con gli uomini le stazioni di Ceriana, Badalucco, Taggia, Santo Stefano e Triora).

Ma non è finita. Da oggi scatta il monitoraggio intensivo del territorio, soprattutto nelle valli Argentina e Armea, per il rischio delle frane. Le eccezionali precipitazioni di questi tre giorni sono avvenute infatti dopo un autunno avaro di precipitazioni e potrebbero incidere sull’assetto idrogeologico.


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