Asti
Indagine. Lo studio dell’Università La Sapienza per Italia Oggi Sette
Asti in picchiata
nella qualità della vita
Ultimi in Piemonte, in un anno perse 28 posizioni
Ultimi in Piemonte, in un anno perse 28 posizioni
La zona retrocessione è dietro l’angolo. Perse in un anno 28 posizioni, Asti è 59ª in Italia e ultima in Piemonte nella graduatoria sulla qualità della vita stilata da «Italia Oggi Sette». È l’ultimo posto utile in classifica etichettato come «accettabile» prima del purgatorio della «qualità scarsa» e l’inferno dell’«insufficiente». Lo studio, realizzato dall’Università La Sapienza, prende in considerazione nove parametri (i principali nella tabella accanto). Primo posto, come un anno fa, per Trento con Crotone fanalino di coda.
Affari&lavoro. Non era necessario uno studio per accorgersi che le cose sono peggiorate. Nella fascia «accettabile», Asti è 46ª in Piemonte solo davanti a Vercelli. Tra le città con il maggior numero di imprese cessate in rapporto a quelle attive, il capoluogo è 46° nel tasso di occupazione. Basso l’importo medio dei protesti: 22° posto.
Ambiente. Qualità scarsa. È uno dei punti deboli: 61ª posizione contro la 44ª del 2012. Pesano le polveri sottili (ben 96 città hanno un numero di giorni di superamento inferiore). Considerando i metri quadri per abitante, solo 89ª nelle isole pedonali. Meglio piste ciclabili (34ª) e differenziata (15ª ma a -5 rispetto a 12 mesi prima.
Sicurezza. Ancora una bocciatura. Il giudizio è «scarsa», la posizione la 62ª contro la 39ª del 2012. Tra le note dolenti i furti in appartamento: su 110 città solo 18 sono messe peggio in città. Basso numero di estorsioni (solo in tre fanno meglio) . Tendente all’alto il numero di rapine in banca e uffici postali: vale l’82ª posizione.
Disagio sociale. Male anche qui (79ª contro la 33ª dello scorso anno). Solo a Vercelli il numero di suicidi ogni 100 mila abitanti è più alto. I mori per tumore ogni 1000 decessi sono 278: si passa dai 227 di Enna ai 358 di Monza&Brianza.
Servizi finanziari e scolastici. Nella fascia «scarsa», Asti è 61ª. Bene il numero di sportelli bancari (23ª), Asti è bocciata nel numero di docenti ogni 100 alunni (90ª) e nel numero di classi ogni studenti (81 posto).
Salute. Male, grazie. Si tocca quasi il fondo con il 104 posto con servizi giudicati «insufficienti». I medi ospedalieri ogni 100 posti letto sono 46: 82ª nella classica guidata da Vibo Valentia (75) e chiusa dal Verbano (27). In tema di infermieri sono 129 (63ª) lontani da Gorizia (203) e Crotone (83).
Tempo libero. Accettabile e 39° posto. Alto numero di agriturismo, pochi alberghi, ventesima posizione per le sale cinematografiche e 45° per le librerie.
roberto gonella