All’ex ministro Cesare Damiano non si può negare una certa dose di coerenza. Fu lui, durante la complicata vita del secondo governo Prodi, a insistere per rivedere lo “scalone” voluto dal predecessore Maroni aumentando di qualche miliardo la spesa per pensioni. Oggi è ancora lui, da presidente della Commissione Lavoro della Camera, a battersi per cambiare la legge Fornero e aumentare la flessibilità in uscita. «Basta risparmi con la previdenza».
Onorevole, qui si tratta di rendere il sistema equo. O no? «Mi permetta una premessa: quando il ministro Poletti dice che non è previsto alcun intervento sulla previdenza, faccio notare che all’articolo 1 della delega si prevede la “razionalizzazione delle prestazioni di natura assistenziale, nonché di altre prestazioni anche di natura previdenziale”. Nella nota tecnica si precisa che fra queste vanno comprese: l’assegno sociale, l’integrazione al minimo, la pensione di reversibilità. Se l’intenzione è quella di non intervenire sulla previdenza, allora quel testo va rivisto». Dunque è contrario a passare dalla valutazione dei requisiti attraverso il reddito all’Isee. È così? «Sì, perché razionalizzare significa tagliare. Sono invece favorevole a separare gli interventi di natura assistenziale da quelli di natura previdenziale». Contrario anche se la riforma dovesse permettere di dare di più a chi ha davvero bisogno? «Le pensioni non possono essere una specie di pozzo di San Patrizio del governo. Renzi e Poletti sanno benissimo che prima o poi bisognerà affrontare il tema della flessibilità in uscita. In ogni caso i fondi devono rimanere lì». Le faccio un caso specifico: vedova settantenne senza reddito, madre di tre figli a cui sono state intestate tutte le proprietà del marito defunto. Continuerebbe a concederle la reversibilità?«Se il tema è questo, allora si cancelli dalla delega ogni riferimento alla previdenza e se ne discuta in parlamento riga per riga. Per quanto mi riguarda sono contrario a finanziare la lotta alla povertà con i soldi delle pensioni». [A. ba.] BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI