ebook di Fulvio Romano

martedì 11 marzo 2014

Ditelo a Renzi che non tutte le nonne sono come la sua...

Ricordate gli esempi-battute (infelicissime) di Renzi e di Del Rio sulle nonne che non saprebbero cosa farsene dei soldi delle pensioni (per cui tanto vale abbassargliele o togliergliele)...? Difficile che le ricordiate perché giornali e le tv le hanno "nascoste". Bene, leggetevi questa notizia ed informate Renzi e Del Rio che anche le nonne hanno bisogno di soldi ( e non solo loro e i sigg. politici)

BOTTINO DI 6000 EURO a prato

“Mi servono le medicine”

Nonna a mano armata

svaligia una banca

È l’ennesima storia di una crisi che colpisce i più deboli quella che arriva da Prato. Dove ieri mattina un’insospettabile signora di circa settant’anni ha messo a segno un colpo in banca perché, così ha confessato agli increduli cassieri, non ha i soldi per comprarsi le medicine che le servono per curarsi. In realtà, almeno per il momento, non è dato sapere se la rapinatrice stesse bluffando: dopo la il colpo, portato a termine con successo - il bottino ammonta a seimila euro - l’improvvisata malvivente è tranquillamente uscita dall’istituto di credito e ha fatto perdere le sue tracce, confondendosi tra i passanti. Tutto è cominciato intorno a mezzogiorno. La signora, piuttosto ben vestita, è entrata in una filiale della Cassa di Risparmio di Lucca Pisa e Livorno che si trova in una strada non molto distante dal centro storico cittadino. Non si è neppure preoccupata più di tanto di nascondersi il volto per evitare di essere riconosciuta o di essere ripresa dalle telecamere: si è limitata a indossare un paio di occhiali scuri, un cappellino e una sciarpetta, avvolta con cura attorno al collo. Si è messa in fila, con gli altri clienti e ha atteso con pazienza il suo turno, senza parlare con nessuno. Poi, quando si è trovata davanti l’impiegato, ha sfoderato una pistola e, con un filo di voce, ha sussurrato: «Sto male, mi servono i soldi per comprare le medicine». Dopo una rapida valutazione dell’arma impugnata dalla donna, i dipendenti della banca hanno deciso che non c’era poi molto di cui preoccuparsi: la pistola era chiaramente giocattolo. A quel punto la signora ha pensato bene di ricorrere a una minaccia di riserva: un comunissimo tagliacarte, nascosto nella tasca del cappotto. Di nuovo è tornata a fare la sua richiesta, stavolta con voce più sicura: «Datemi i soldi». L’ordine è stato eseguito. Ma a convincere i dipendenti ad accontentarla non è stata tanto la paura, quanto la pietà per quella donna, ormai anziana, costretta a recitare una parte che, chiaramente, non era la sua. E così un impiegato ha preso alcune mazzette di banconote e le ha consegnate all’anziana: seimila euro. Lei non ha battuto ciglio: ha infilato il malloppo nella borsetta ed è uscita in strada, senza neppure affrettare il passo. Nessuno l’ha seguita. «Avevamo paura che potesse farsi male da sola fuggendo» hanno confessato ai carabinieri i testimoni. Solo a quel punto è partito l’allarme al 112. I militari hanno ascoltato l’incredibile storia e hanno chiesto di visionare i video delle telecamere a circuito chiuso. Come previsto, la faccia della rapinatrice non era di quelle conosciute alle forze dell’ordine.

maria vittoria giannotti