Da La Stampa
Mister Enricooo! Ciao, sono IO, l’amico dello zio Gianni. Sempre forza Milan. E tante sentite condoglianze per la scomparsa del Pd: credimi, è stata una perdita dura per tutti. Ti vorrei parlare del governo delle larghe pretese. Buone notizie sul programma: ho appena raggiunto un accordo di massima tra me e me. Niente conflitto di interessi, niente leggi contro la corruzione, niente che possa dare fastidio al sottoscritto e alle sue aziende, insomma. Passando alle questioni che più stanno a cuore ai cittadini, avrei pensato di mettere al ministero della Giustizia un giudice di pace: Daniela Santanché… Dai, era una battuta, voi cattocomunisti siete proprio permalosi. Agli Interni invece voglio Schifani… No, Enrico, questa non è una battuta. La Cancellieri non va bene, lo capisci da solo: ha sciolto troppi comuni del Pdl per mafia. Ti sembra democrazia proporzionale, questa? Se il ministro ne scioglie per mafia tre a noi, poi deve scioglierne anche tre a voi, due e mezzo ai grillini e uno alla Sudtiroler Volkspartei.
Su, non fare quella faccia da convegno di Cernobbio, altrimenti ti mando a Palazzo Chigi lo zio Gianni come ministro della Famiglia. Hai sentito cosa ha detto il Capo dello Stato? Soltanto in Italia l’accordo fra partiti diversi suscita orrore…. E’ anche vero che soltanto in Italia ci sono io. Te lo vedi un Enrico Letta tedesco o francese fare accordi con Angela Berluskel o con Berluskozy? Almeno a te è toccato l’originale. A presto, caro, e ancora complimenti per la tua nomina a vicepresidente!
Massimo Gramellini