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giovedì 18 aprile 2013

PD a nervi tesi ...

Da La Stampa

18/04/2013 - IL CASO
Pd a nervi tesi, la rabbia della base
In piazza con i cartelli per Rodotà

Manifestazione organizzata in Piazza Montecitorio da alcuni tesserati al Partito Democratico per sostenere la candidatura di Stefano Rodotà

E Burlando dice: «Non voglio essere complice di un suicidio politico»
La rabbia della base di centrosinistra esplode davanti a Montecitorio, nelle mail che intasano le caselle di posta dei giornali, sui social network. Nel mirino c’è Bersani, si legge su un cartello, «il sicario del Pd». E ancora: «Non fatelo, non vi votiamo più», «Rodotà senza se e senza ma», «Rodotà presidente», «Rodotà è il cambiamento, Marini il fallimento», «Com’è triste la vostra (ir)responsabilità».

I manifestanti gridano il nome del costituzionalista (indicato da M5S) e «dateci gente onesta». Un manifestante espone una riproduzione dell’Urlo di Munch con un buco dove mette la sua faccia, un altro la prima pagina del `manifesto´ con la foto di Rodotà e il titolo «Giusto lui».
«Bersani ha detto che Berlusconi è impresentabile e poi fa l’accordo con lui per il Quirinale», commenta uno dei manifestanti, Marco Quaranta, di Roma. «Mi vergogno di essere rappresentata da un parlamento che rifiuta una figura come Rodotà», aggiunge Gabriella Magnano, romana anche lei.
Su Twitter corre la dichiarazione del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, che non vuole essere «complice di un suicidio». «È la prima volta che disobbedisco in 40 anni -scrive, e il suo messaggio rimbalza sul web -. Ma non volevo essere complice di un suicidio. Ieri ho votato contro. E chi oggi vota non può non sentire la rabbia e il dolore». «Fermatevi», ha scritto questa mattina su Twitter il segretario dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

Ai militanti non va giù neppure la foto di Bersani che abbraccia Alfano in aula. Dice ad esempio Andrea Orlando, responsabile Giustizia del Pd: «La maggioranza del nostro gruppo ha molti neoparlamentari eletti dopo il vaglio delle primarie. Tra ieri sera e questa mattina ognuno di noi e’ stato bersagliato da sms e twitter perlopiù contrari all’opzione Marini. Quanti deputati li hanno fatti pesare nella loro scelta di voto?’».