ebook di Fulvio Romano

sabato 9 marzo 2013

Il passo del Cornà, il passo della speranza.

Da La Stampa di Imperia

Imperia

Marcia sul sentiero
percorso dagli ebrei
per sfuggire ai nazisti



Anche i sentieri non sono tutti uguali. Ci sono quelli che sono stati attraversati dalla storia, anzi dai drammi della storia. Prendiamo quello tra Villatella, frazione ventimigliese e Passo del Corna a 1042 metri di altitudine, tra i mondi di Italia e Francia. È un autentico sentiero della memoria: alla fine degli anni 30 fu utilizzato dagli ebrei in fuga dall’Europa dell’est sempre più sotto influenza nazista, che cercavano di passare in Francia attraverso l’Italia fascista. Poi, durante la guerra, fu una via di fuga, questa volta verso l’Italia, per altri ebrei che fuggivano dalla Francia occupata dai nazisti. E il destino del sentiero non è cambiato neppure ai giorni nostri. Due anni fa fu usato da profughi afghani che cercavano di passare in Francia.

Non a caso domani, proprio attraverso quel sentiero, si svolgerà la marcia «Passi per Ricordare» in occasione del 75’ anniversario dell’emanazione delle leggi razziali in Italia. Una pagina nera della storia d’Italia anche se proprio quel sentiero dimostra come l’applicazione delle leggi razziali, in Italia ebbe facce contradditorie.

Attorno a quel sentiero si scatenò, fra il 1938 e il 1940. una sorta di guerra senza armi tra Italia e Francia. L’Italia voleva far espatriare le migliaia di ebrei dell’est, tra cui nomi famosi come il poeta tedesco Walter Benjamin, che stazionavano tra Sanremo e Ventimiglia in attesa di poter passare la frontiera. Lo fecero attraverso quel sentiero (non è un mistero che fu sistemato proprio dalle guardie confinarie per favorire l’espatrio) o via mare. Dall’altra parte i francesi cercavano di opporsi. Spesso con poca convinzione. Una storia che sarebbe continuata in senso inverso durante la guerra, dopo l’8 settembre, quando migliaia di ebrei che avevano vissuto sulla costa e nell’entroterra francesi protetti dalle truppe di occupazione italiana (alcuni villaggi, celebre Saint Martin de Vesubie, diventarono rifugi di serenità per gli ebrei in un’Europa preda del nazismo) cercarono salvezza in Italia al seguito delle truppe italiane in rotta.

Una «memoria» che domani ripercorrerà quel sentiero. Ritrovo alle 8,30 a Villatella e alle 9 a Castellar in Francia e raduno alle 12 al Passò della Cornà. Parleranno Carlo Spartaco Capogreco considerato tra i più grandi esperti europei della Shoah e Jean-Louis Panicacci, docente universitario a Nizza, storico della Costa Azzurra in guerra. «L’obiettivo - spiega Paolo Veziano, storico della Shoah in Riviera - è di far diventare questa marcia un appuntamento fisso annuale. Per non dimenticare».

BRUNO MONTICONE

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