ebook di Fulvio Romano

venerdì 29 marzo 2013

Gianluca Nicoletti: Grillo, una rivoluzione con vent'anni di ritardo... (Che brutto quel blog!)

Finalmente qualcuno della nostra generazione ha il coraggio di dire quello che tutti pensiamo su Grillo e sui 5stelle "militonti".. Nonché su l suo brutto Blog, inchiavardato dalla censura...

Carlo Tecce per "Il Fatto Quotidiano"



Gianluca Nicoletti, giornalista e scrittore, conduttore di Melog su Radio 24, non rinnega l'anagrafe che dona uno sguardo largo e lungo: "Ho la mia età e ne ho vissute di epoche, e non avrei mai pensato di osservare il culto del vecchio, il vintage digitale: la castroneria che lo streaming sia una novità".

Qui si mette in discussione la filosofia del Movimento Cinque Stelle.

Non faccio un ragionamento di carattere politico, non mi interessa. Vent'anni fa mi emozionavo per lo streaming, ora mi viene noia perché mi risulta, anzi dovrebbe risultarci superato. I ragazzi scorrono le tecnologie con vorace velocità, e noi torniamo a una diretta, che si vede pure malissimo, per manifestare trasparenza?

Dicono che l'incontro Bersani-5Stelle, a inquadratura fissa e un po' smerigliata, sia un'innovazione assoluta.

Certo, per l'ignoranza digitale che regna nelle istituzioni. Cosa cambia fra la televisione e lo streaming? Il faccia a faccia , tra gli esponenti di due partiti così diversi, così contemporanei, sembrava una candid camera anni 90 oppure una pantomima riuscita male.


Si potevano anche utilizzare i canali ufficiali di Camera e Senato. Non tutti, purtroppo, dispongono di buone connessioni. Se non fosse stato per i siti o le tv, nulla avremmo saputo, ma tanto quel che aveva un'importanza era poco.

Lo streaming è morto, allora.

Quando non si crede più nel padre eterno, la religione si lega alle tradizioni, agli aspetti superficiali come lo streaming che è una banale trasmissione di dati, anche di pessima qualità. Può avere un valore aggiunto soltanto se viene adoperato per un evento , per qualcosa che non può essere ripreso: mi viene in mente l'impiccagione di Saddam Hussein.


Il Movimento Cinque Stelle è sceso a Roma armato di apriscatole, che poi sarebbe anche la rete. L'informazione immediata cioè non mediata.

Portano una parvenza di novità con un ritardo di vent'anni. È come quando vai in un negozio che fa i saldi e ti presentano una collezione vintage, ti sfoderano le riserve del magazzino. Questo è possibile, ripeto, perché i politici italiani non ci capiscono nulla di internet e tecnologia.

La rete in sé non funziona, non è uno strumento democratico per definizione, ma è fondamentale per la riproduzione. La diretta streaming si ferma a un momento, non c'erano contenuti originali: non c'era interazione, cosa cambia con la messa in onda televisiva?


Beppe Grillo ha creato un movimento politico con un sito molto scritto, non essenzialmente aggiornato ai tempi di Silicon Valley.

Il blog è un mezzo arcaico e quel blog ha una forte moderazione per togliere il dissenso, viene sfruttato molto per tenere intoccabili varie parole d'ordine. Sono appassionato di un mondo che cambia e ricicla il passato, però non dimentichiamoci che lo streaming o un blog non sono nulla di rivoluzionario per il resto del pianeta, forse per noi, italiani, un pochino sì.