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lunedì 25 marzo 2013

Cipro, via libera al salvataggio: salvi i depositi sotto 100mila euro

Da Il Fatto Quotidiano:


Cipro, via libera al salvataggio: salvi i depositi sotto 100mila euro
Al termine di 10 ore di negoziati, l'Eurogruppo ha raggiunto "all'unanimità" un accordo per evitare la bancarotta di Nicosia che riceverà aiuti per 10 miliardi di euro da Ue ed Fmi in cambio della chiusura della Laiki Bank. Il parlamento, questa volta, non dovrà esprimersi, perché le misure decise sono già contenute nelle leggi sul settore bancario approvate nei giorni scorsi
Nicosia riceverà aiuti per 10 miliardi di euro da Ue ed Fmi in cambio della chiusura della Laiki Bank, il secondo istituto del Paese, e di perdite pesanti per i creditori della Cyprus Bank, primo istituto dell’isola. Salvi, invece, i depositi sotto i 100mila euro. E’ questo il contenuto dell’accordo “sostenuto all’unanimità” raggiunto dall’Eurogruppo nella notte a Bruxelles per il salvataggio di Cipro. “Abbiamo messo fine all’incertezza degli ultimi giorni”, ha commentato il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, dicendosi “convinto” che l’accordo raggiunto la notte scorsa sia “migliore del precedente”.

Il programma approvato il 16 marzo scorso prevedeva infatti, in cambio degli aiuti, un prelievo forzo del 6,75% sui depositi sotto i 100mila euro e del 9,90% su quelli superiori, provvedimenti che erano stati bocciati dal Parlamento di Nicosia. Che, questa volta, non dovrà esprimersi, dal momento che le misure decise sono già contenute nelle leggi sul settore bancario approvate nei giorni scorsi. “Sono contento, perchè avremo un programma di salvataggio e questo è nel migliore interesse del popolo cipriota e dell’eurozona nel suo insieme”, ha detto il presidente cipriota Nikos Anastasiades, al termine di 10 ore di negoziati, iniziati ieri pomeriggio con una serie di discussioni con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, con il presidente della Commissione Jose Manuel Barroso, con il presidente della Bce Mario Draghi e con il direttore dell’Fmi Christine Lagarde. Discussioni durante le quali ha anche minacciato di dimettersi.

In base all’accordo raggiunto nella notte a Bruxelles, la Laiki Bank verrà chiusa “immediatamente” – con “il contributo pieno dei titolari di azioni, depositi e titoli oltre i 100mila euro” – e sarà divisa in una banca con assett “buoni” ed in una “bad bank”. Gli asset buoni saranno incorporati nella Cyprus Bank, che dovrà anche assumersi i 9 miliardi di euro di prestiti di emergenza concessi dalla Bce, una misura alla quale Anastasiades ha cercato a lungo di opporsi. Inoltre, si legge nella nota dell’Eurogruppo, “i depositi non assicurati (sopra i 100mila euro, ndr) saranno congelati fino a quando non ci sarà la ricapitalizzazione”. Era “inevitabile”, ha ammesso Dijsselbloem, secondo il quale solo il ‘bail-in’ per la Laiki Bank dovrebbe fruttare circa 4,2 miliardi di euro (per l’Eurogruppo, il settore finanziario deve contribuire in totale con 5,8 miliardi di euro). Queste misure, secondo il presidente dell’Eurogruppo, erano già state prese in considerazione nei giorni scorsi, ma non si erano rivelate politicamente accettabili fino a quando la situazione delle banche “è deteriorata rapidamente”. “E’ una buona notte per Cipro e per l’eurozona”, ha commentato il ministro delle Finanze di Nicosia, Michael Sarris, secondo il quale l’accordo “ha letteralmente evitato la possibilità di una bancarotta ed assicurato le prospettive della generazione futura”.