ebook di Fulvio Romano

venerdì 29 marzo 2013

Così, alla fine, Bersani e Grillo riuscirono nell'impresa di far rivincere Berlusconi

Sondaggio di Agorà. Quello che temevano mille post fa si è realizzato... Bersani l'eterno perdente, e Grillo, il milionario genovese, riusciranno a far rivincere il milionario milanese...
Naturalmente gli unici che o non se ne accorgono o non gliene frega niente sono i talebani raccolti qua e là dal tragicomico... e da "Lunghi Capelli", inquietante profeta dell'Era digitale ...


Da Il Fatto Quotidiano

Sondaggio Swg: centrodestra in testa, 5 Stelle in forte calo dietro al Pd


Secondo il sondaggio elaborato per Agorà di Rai Tre, il partito di Berlusconi sale di due punti in una settimana e diventa il primo nelle intenzioni di voto con il 26,2 percento di consensi. Anche Bersani in lieve flessione, mentre Grillo perde oltre il 2 percento

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 29 marzo 2013

Più informazioni su: Mario Monti, Movimento 5 Stelle, PD, PDL, Pier Luigi Bersani, Silvio Berlusconi, Sondaggi, Sondaggi Elettorali.

A più di un mese dalle elezioni e al termine del primo giro di consultazioni “non risolutivo”, l’unico partito a guadagnarci è il Pdl. La linea intransigente di Grillo punisce invece i 5 Stelle, che scivolano per la prima volta sotto la soglia raggiunta alle elezioni di febbraio e si collocano al terzo posto. Secondo il Pd, ma anche i democratici sono in lieve flessione.

E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre, che ha anche verificato l’opinione degli italiani sui ‘no’ opposti dal partito di Grillo alle proposte di governo. Il partito di Silvio Berlusconi sale di due punti in una settimana e diventa il primo nelle intenzioni di voto con il 26,2 percento di consensi. Scende invece dello 0,4 Pier Luigi Bersani, al secondo posto con il 26 percento. In forte calo il Movimento 5 Stelle (-2,1%), che perde il suo primato e scivola in terza posizione con il 24,8 percento, per la prima volta sotto la soglia raggiunta alle elezioni di febbraio.

Secondo il 60% degli intervistati, questo comportamento farà perdere voti al M5S. Di opinione diametralmente opposta una uguale percentuale di elettori del movimento, che invece ritengono che questa posizione di chiusura allargherà i consensi. Queste le intenzioni di voto con, tra parentesi, la variazione percentuale rispetto alla precedente rilevazione del 22 marzo e, a seguire, rispetto alle elezioni del 24-25 febbraio (la variazione della lista di Monti rispetto alle elezioni è comprensiva dello 0,5% di Fli): Lega Nord 4,3% (+0,6 / +0,2), Fratelli d’Italia 1,0% (+0,1 / -1,0), La Destra 0,6% (-0,2 / = ). E il totale del centrodestra è al 32,5% (+2,3 / +3,3). Con Sel, il centrosinistra arriva a 29,6 (-0,2 / -0,1), Scelta Civica 6,8% (-1,1 / -2,0), Udc 1,9% (+0,3 / -0,2), Rivoluzione Civile 1,0% (-0,2 / -1,3), Fare 1,1% (+0,3 / = ). Il partito del ‘non voto’ è al 37,0%, gli indecisi al 25,0% e gli astenuti il 12,0%.

(Il sondaggio è stato realizzato da Swg Spa-Trieste per Agorà-Rai 3 nei giorni 26-27 marzo 2013 tramite sondaggio online CAWI e telefonico CATI su un campione casuale probabilistico stratificato e di tipo panel ruotato di 1500 soggetti maggiorenni (su 4900 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Il campione intervistato online è estratto dal panel proprietario SWG. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’Istat. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Il margine d’errore massimo è di +/- 2,9%)