ebook di Fulvio Romano

mercoledì 20 marzo 2013

Bertoglio avviò la canonizzazione di un martire della giunta...

...da La Stampa

Il sacerdote beato in segreto
commuovel’Argentina


La notizia (anticipata ieri da La Stampa) che Francesco aveva firmato i documenti per la canonizzazione di un prete ucciso dalla giunta militare nel 1976 è stata ripresa ieri da tutti i media argentini.
Una decina di radio e tv ci hanno chiamato per confermarla, e i siti dei principali quotidiani, a partire dal Clarìn, l’hanno ripubblicata.
Il motivo è che nessuno sapeva di questa iniziativa presa da Bergoglio quasi due anni fa, quando era arcivescovo di Buenos Aires e non c’era alcuna campagna papale in vista, e il suo intervento smentisce nei fatti molte delle critiche avanzate contro il nuovo pontefice per l’atteggiamento nei confronti della dittatura.
Carlos Murias era un prete francescano e terzomondista che operava nella provincia di La Rioja, con il vescovo Angelelli. I militari erano contrari alla pastorale sociale per aiutare i campesinos, e quando presero il potere minacciarono Murias. Il sacerdote però non fermò le sue attività e il 18 luglio del 1976 fu rapito. Due giorni dopo il suo cadavere, orrendamente torturato a sfigurato, fu trovato in un campo.
Nel maggio del 2011 Bergoglio ha firmato i documenti per avviare il processo di canonizzazione, e questa notizia ha colpito i media argentini, che negli ultimi giorni sono stati riempiti dalle polemiche sull’atteggiamento che l’ex arcivescovo aveva avuto nei confronti di due preti gesuiti, Orlando Yorio e Francisco Jalics, arrestati a torturati dai militari. Ancora ieri, il sito del Clarin ha pubblicato un video sull’interrogatorio di Bergoglio per il processo relativo a questo caso.
L’iniziativa relativa a Murias, però, dimostra come Francesco abbia sempre avuto attenzione per le violazioni dei diritti umani, e la discrezione con cui l’ha presa lascia pensare che abbia scelto di agire in silenzio anche in altre occasioni. [p. mas.]

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