ebook di Fulvio Romano

giovedì 12 luglio 2012

Il coucou non canta più. Un'estate meno violenta

E' passato il nove di luglio e, in effetti, il cuculo non canta più sulla balza collinare che ci è cara. Anzi, forse ha finito di ritmare il suo cou-cou anche prima del nove, ma comunque siamo lì. Ancora una volta la tradizione è rispettata, come anche quella del caldo che - come dev'essere- scoppia proprio attorno al dieci del mese come preludio del pieno della stagione estiva. Un caldo sostenuto, ma non da record, come ossessivamente ci vogliono far credere da giornali e tivvù. Direte: a Cuneo o a Mondovì, dove è notorio che ariette montane vanno a temperare le afose combe di pianura. No, no, non solo. Vale, questo millantato record, per le nostre terre alte ma anche per tutto il Nord Ovest e il Settentrione in genere, che hanno letto sui termometri valori ben lontani non soltanto da quelli del 2003, ma anche e soprattutto, da quelli - questi sì da record- del 1952, 1957 e 1968. Pensate che allora, sessant'anni fa, bollivamo a più di 34 gradi, mentre in queste ore le massime degli altipiani nostri sono appena appena attorno ai 30°. Insomma, il business della Vulgata Meteo (che sta prendendo mille rivoli) ancora una volta vuole épater les bourgeois e far loro credere che è tutto un record: un record di qua, un record di là... abbasso la normalità. E invece la norma più o meno esiste ed anzi, predomina, visto che racchiude tutto ciò che non è primato. Caldo tutto sommato normale e temporali improvvisi pure. Come la piccola bufera che è scoppiata sul Cuneese mercoledì tra le 16 e un quarto e le 16 e trenta, on venti vigorosi da Nord Ovest e fitta pioggia battente in quasi orizzontale, tanta era la forza delle folate da dieci metri al secondo, che fanno 36 Km orari...Ecco, la buferetta di mercoledì è stato il prologo del cambio in atto nel fine settimana, che avviene grazie alla ripresa dell'Atlantico e a un fronte che per sabato arriva dritto dritto dalla Bretagna.Infatti da giovedì l'anticiclone africano inizia ad indebolirsi permettendo così ai flussi Nord Atlantici di valicare le Alpi portandoci una rinfrescata che potrà andare - tra sabato e martedì- dai quattro ai sei gradi in meno. Tuttavia non sarà brutto tempo... E' l'Anticiclone delle Azzorre, quello che porta sì caldo ma moderato, che avanza dalla Francia e, nella prossima settimana, farà sì che cambi la direzione dei venti, che saranno di Maestrale e quindi freschi settentrionali, che scivolano fino a noi ai margini dell'alta pressione europea. Il brutto tempo riguarderà soprattutto, se non solo, le Adriatiche e poi parte del Sud, dove le calure bollenti di questi giorni svaniranno quasi di colpo.Insomma, la prossima settimana si preannuncia di un'estate meno violenta, di caldi più temperati e di ariette serali tonificanti. La tipica estate cuneese. Un periodo così tranquillo ed automatico che, anche nella tradizione orale nostra, non prevede detti, né proverbi di sorta. Basta e avanza l'esperienza attuale, quella remota in questi casi non aiuta, problematizza e basta.romano.fulvio@libero.it (http://romanofulvio.blogspot.it)da Provincia Granda del 12 luglio 2012