ebook di Fulvio Romano

domenica 29 luglio 2012

Folklore Meteo. La Canicola e la Caccia selvaggia.

Se d'improvviso sentite un forte vento e un latrare disperato ed arrabbiato di cani forse state per assistere alla mitica "Caccia selvaggia" o Infernale, descritta da Dante, Boccaccio e presente anche nel folklore delle nostre Alpi occitane. Una muta di cani inferocita che insegue animali o fanciulle ed accompagna a volte cortei cavallereschi di eroi della mitologia pagana, da re Artù ad Ercole, dal barone Castiglione ad Orione. Bene la Caccia ci viene in mente perché dal 22 siamo nei giorni canicolari (che dureranno fino al 23 agosto) e sappiamo tutti perché. Levata eliaca di Sirio, Sirio il Canis maior che segue il gigante Orione (ripassate la mappa celeste... etc. Curioso che in questi giorni i nostri avi occitano provenzali fossero usi "dounè la sautissa ai can", "Dounà la saucisso" ai cani. Nulla di male, se non lo spreco, se non fosse che la salsiccia donata ai cani era avvelenata e lo scopo rituale era quello di uccidere i cani. Forse in ricordo del fatto che i nostri Romani consideravano i giorni canicolari come infausti, perchè di caldo all'eccesso e quindi sacrificavano nell'occasione un povero cane. Così, anche i nostri uccidevano ritualmente i cani che immaginavano accompagnare nella Caccia selvaggia i vari Re Artù, Orione, Ercole, perché - dimenticavamo di dire - chi assisteva alla Caccia, poco dopo moriva a sua volta...