ebook di Fulvio Romano

martedì 2 aprile 2013

Feltri: Silvio, votare subito è inutile... ( un consiglio adatto anche agli ascari del PD)

Un consiglio, quello di Feltri, che andrebbe rivolto anche a molti esagitati ascari del PD che, dopo aver sbagliato quasi tutto, vorrebbero sbagliare proprio tutto... E lasciarci nella melma.


Da LA STAMPA

Il consiglio di Feltri:

“Silvio non corra troppo

Votare subito è inutile”



Per Vittorio Feltri, l’editorialista più ascoltato dalla destra, la mossa del presidente Giorgio Napolitano di nominare dieci «saggi» per superare lo stallo politico, «è una mossa geniale».

In che senso, direttore? «Perché è molto utile per arrivare con i minori danni possibili al 15 aprile, quando le Camere dovranno eleggere il nuovo presidente della Repubblica». Nel Pdl però molti hanno il mal di pancia e vorrebbero che Berlusconi ribaltasse il tavolo per andare subito ad elezioni. Lei da che parte sta? «Dalla parte pratica e credo che non si possa fare diversamente. Per giunta, dopo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, bisognerà attendere che anche quello nuovo faccia i suoi tentativi per trovare un governo. In caso di fallimento ci vorrebbero altri 45 giorni per la campagna elettorale e tra una cosa e l’altra finiremmo per votare a fine giugno o ai primi di luglio, quando ormai già le mamme e i bambini sono in vacanza. Non mi sembra il caso». Quindi meglio un accordo a tutti costi tra Pd e Pdl? «Pdl e Pd se le sono date di santa ragione per anni e mi viene difficile pensare che adesso possano trovare un accordo. Certo, a volta per forze di causa maggiore si piegano anche i più inflessibili... Io credo di sicuro che si andrà a votare a breve ma non così presto. Anche perché andare a votare con la stessa legge elettorale di adesso, cosa cambierebbe? Non è che gli italiani nel frattempo sono cambiati». Quindi lei cosa suggerirebbe a Berlusconi, di aspettare? «Non tocca certo a me suggerire qualcosa a Berlusconi ma credo che al di là dei discorsi dei politici, noi giornalisti che siamo meno emotivi, sappiamo che dire sfasciamo tutto e andiamo a votare subito, non si può». Il Giornale ha titolato «il golpe di Napolitano». La pensa così? «Io rispondo solo di ciò che scrivo, non dei titoli. Comunque dobbiamo rilevare anche questo paradosso: Napolitano ha dimostrato che la Repubblica presidenziale è stata di fatto introdotta e da un ex comunista che non la voleva. Mentre la destra che l’ha sempre invocata, adesso mi sembra perplessa». Si potrebbe anche da noi fare a meno di un governo come in Olanda e in Belgio? «In Olanda e Belgio ci sono olandesi e belgi. In Italia ci sono gli italiani che sono un’altra cosa».
paolo colonnello