ebook di Fulvio Romano

venerdì 1 marzo 2013

23,9 miliardi all'anno: i costi attuali della politica italiana

Da infiltrato.it:

POLITICA: UN CARROZZONE CHE COSTA 23,9 MILIARDI DI EURO ALL’ANNO

I dati arrivano dal secondo rapporto Uil e sono riferiti al luglio 2012. Il più allarmante è relativo alla spesa che lo Stato Italiano ha sulle proprie spalle per il funzionamento della “politica”. Si tratta della cifra astronomica di 23,9 miliardi di euro, pari all’1,5% del prodotto interno lordo nazionale.

Quante sono le persone che vivono di politica? Un milione e centomila, pari a 1/57 della popolazione italiana che a stento arriva alla quarta settimana del mese: si tratta infatti del 4,9% degli occupati.

Un sistema che di suo, molto spesso, non riesce a rispondere direttamente alle esigenze dei cittadini e che per questo sui bilanci dei vari organismi amministrativi fa apparire la voce “incarichi e consulenze”: in totale in Italia si “investono” due miliardi di euro solo per pagare i tecnici che dovrebbero risolvere quei problemi che per i politici restano astrofisica.

Quasi settemila in tutto il Paese le società partecipate, che costano circa 2,6 miliardi di euro per un indotto pari a 24 mila consiglieri di amministrazione.

Il funzionamento degli organi istituzionali costa allo Stato 6,4 miliardi di euro.

Non è tutto perché esistono anche voci come “auto blu” e personale di “fiducia politico” per cui si spendono 5,8 miliardi di euro: il tutto incide sul gettito Irpef del Paese con una percentuale dell’11,5% . Troppo se si pensa che la povertà aumenta e molti cittadini sono costretti anche a risparmiare sul cibo che mangiano.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio come è distribuita attualmente la classe politica sul territorio italiano: si tratta di un vero plotone composto da quasi 144 mila tra Parlamentari, Ministri, Amministratori Locali, di cui 1.067 Parlamentari nazionali ed europei, Ministri e Sottosegretari; 1.356 Presidenti, Assessori e Consiglieri regionali; 3.853 Presidenti, Assessori e Consiglieri provinciali; 137.660 Sindaci, Assessori e Consiglieri comunali.

A questi si aggiungono gli oltre 24 mila consiglieri di amministrazione delle società pubbliche; 44 mila persone negli organi di controllo; 38 mila persone di supporto degli uffici politici (gabinetti, segreterie ecc.); 390 mila persone di apparato politico; 456 mila consulenti.

QUANTO COSTANO GLI ORGANI DELLO STATO CENTRALE

Tra Presidenza della Repubblica, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica e Corte Costituzionale, Presidenza del Consiglio, Indirizzo politico dei Ministeri, secondo il Bilancio preventivo dello Stato per il 2012, si spenderà oltre 3,1 miliardi di euro. Si tratta di 101 euro medi per contribuente anche se rispetto all’anno scorso i costi sono diminuiti del 2,8%.

I tagli restano comunque cifre irrisorie se si pensa che ci sono tre milioni di lavoratori precari tra i cittadini comuni che, proprio grazie a questo stato di cose, non riescono nemmeno a ottenere l’assegno di mantenimento per i propri figli e in qualche caso le ferie pagate.

E gli enti locali? Per gli organi di Regioni, Province e Comuni (funzionamento Giunte e Consigli) i costi ammontano a 3,3 miliardi di euro (108 euro medi per contribuente), nel 2012 il solo costo stimato per il funzionamento dei Consigli e Giunte Regionali è di circa 1,1miliardi di euro, in diminuzione dell’ 1,6% rispetto al 2011.

Per le Province il costo per il funzionamento dei rispettivi Consigli e Giunte il costo è stato di circa 434 milioni di euro (meno 1,1% rispetto all?anno precedente). Per i Comuni, comprese le Comunità Montane e le Unioni dei Comuni, nel 2011 (vale lo stesso discorso delle Province) il costo per il funzionamento delle Giunte e Consigli è stato di oltre 1,7 miliardi di euro (in aumento dello 0,7%).

I costi per la “mobilità” (auto blu e grigie, taxi, vetture a noleggio.), secondo una stima Uil molto prudente, ammontano a circa 2,8 miliardi di euro l’anno. Troppo se si considera che spesso le auto blu vengono utilizzate anche per scopi personali come quello di andare al mare a trovare i propri figli oppure per raggiungere la sagra del paese alla quale si è invitati.

Sul fronte Regioni le cose negli ultimi due anni stavano già cambiando, infatti ci sono segnali di risparmi sui costi “istituzionali” a macchia di leopardo con una diminuzione della spesa pari al 2,6%. Quattro quelle in controtendenza e tutte con amministrazioni di centrodestra: tra loro, ce lo aspettavamo, c’è il Lazio affiancato da Campania, Molise e Veneto dove i costi sono aumentati.

In quasi tutte si è deliberato per il superamento dei vitalizi, ma a partire dalla prossima legislatura. Nella Regione Lazio, per quella terminata con le dimissioni di Renata Polverini, è stato deciso di estenderlo anche agli assessori non consiglieri. In Molise non tutti i consiglieri regionali hanno rinunciato al loro diritto di ottenerlo al termine della legislatura in corso.

Con una più “sobria” gestione del funzionamento degli uffici regionali si potrebbero risparmiare 1,5 miliardi di euro.

Sulla politica, lo ricordiamo, grava anche il costo per la direzione delle 255 aziende sanitarie e ospedaliere. Solo per questo capitolo di spesa vengono utilizzati oltre 375 milioni di euro. Come vengono investiti? Molto spesso in ospedali (come abbiamo documentato) privi dei servizi principali che servono all’ammalato.

E sapete quanto costa tutto questo bailamme ad ogni cittadino italiano? - e per ogni intendiamo dal neonato all’anziano in fin di vita. La casta pesa sulle spalle degli italiani per oltre 700 euro l’anno: praticamente una famiglia di 4 persone versa nelle tasche dei politicanti circa 3.000,00 euro ogni 12 mesi. Per tutta la vita.