Anche l'antica
civiltà contadina ha conosciuto estati prolungate e, se non veri e
propri caldi, insistenti tepori ottobrini. Così, nei detti popolari,
si dava tempo all'autunno di imporsi in ritardo rispetto al normale
calendario. Ma soltanto fino a metà ottobre, non oltre, perché dopo
doveva essere per forza autunno. Quasi a rinverdire quelle
convinzioni remote, è per la seconda metà di questa settimana e per
l'inizio della prossima che si prevede la spallata decisiva
dell'autunno, con piogge e temperature in ribasso. Finora il Nord
Ovest ha goduto di tepori favoriti dall'ombrello anticiclonico.
Niente a che vedere con i caldi record dell'ottobre 2011, ma comunque
un tempo lungi dall'essere autunnale, sia per la pigrizia dei freddi
che per la latitanza delle piogge. Tepori che dureranno ancora per
quasi tutta la settimana, ma con nuvole che via via si faranno più
fitte ed umide. Non ci saranno ancora vere e proprie piogge fino a
mercoledì, ma da giovedì sera si affaccerà una prima ondata
perturbata avanguardia di un peggioramento più deciso previsto per
venerdì. Nell'uno e nell'altro caso saranno più esposte la Val
d'Aosta, Novarese ed Ossola, ma tutta la regione riceverà piovaschi
sparsi, salvo qualche schiarita che sembra voler illuminare il fine
settimana. Le temperature, già in lieve calo domani, scenderanno più
decisamente da domenica.
romano.fulvio@libero.it