ebook di Fulvio Romano

venerdì 6 febbraio 2015

Nevicata "storica", ma per modo di dire... Le vere nevicate storiche del Cuneese

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Cuneo

Nevicata "storica", ma per modo di dire... Le vere nevicate storiche del Cuneese

Fino a domani

prevista pioggia

in pianura

È stata una delle più lunghe ed intense nevicate degli ultimi anni, ma nelle prossime ore dovrebbe abbandonare le pianure per proseguire soltanto sulle alte colline e in montagna. 

Infatti già da questa mattina le precipitazioni, che ancora continuano su tutto il Basso Piemonte, tenderanno a trasformarsi prima in nevischio e quindi, al di sotto dei 700 metri, in piogge che insisteranno sul Cuneese ancora fino alla prima mattinata di domani. 

È la collocazione del vortice perturbato formatosi sulla Corsica ad aver «privilegiato» la Granda, di nuovo protagonista di una nevicata storica. Il flusso perturbato è penetrato da Sud Est, attraverso la porta savonese, evitando fino a ieri l’estremo Ponente per scaricarsi, invece, da martedì sera e mercoledì su Langhe, Alpi Liguri, Marittime, pianura cuneese e ieri su tutto il Piemonte.

La nevicata che ne è seguita dura ormai da oltre una cinquantina di ore quasi ininterrotte, che vanno ad insidiare il record per una nevicata continua, che risale al 1902, quando dal 30 gennaio al 2 febbraio caddero in 68 ore 108 cm di neve. Oggi, dopo due giorni e mezzo di neve, a Cuneo i centimetri arriveranno forse ad un totale di 70 «caduti», ma molti meno «al suolo», visto che a tratti la neve si è fatta più pesante ed acquosa.

Se la nevicata di questi giorni è eccezionale per la sua durata, ancora lontano appare invece il record della massa nevosa scesa su Cuneo in un solo giorno, che risale allo storico evento del 9 dicembre 1990 con 105 cm in 24 ore. La nevicata attuale rimette comunque in carreggiata una stagione finora anomala, che sembrava replicare quella del 2007, senza neve in pianura. Anche se l’inverno sembra tutt’altro che finito siamo anche lontani dalla quantità media di neve attesa per la stagione, che è di circa 125 cm, mentre si conferma la tendenza al ritardo stagionale delle nevicate. Un tempo era gennaio il più «fiôcasè», ma da molti anni è diventato febbra io .

Fulvio Romano