Il 9 ottobre è il giorno del martirio di san Dionigi (saint Denis in Francia, san Denìs in Piemonte). Anno 270, Lutetia (oggi Parigi) sulla collina di Montmartre (monte dei martiri) viene decapitato il primo vescovo di Parigi, Dionigi appunto, forse insieme a due compagni (Eleuterio e Rustico: ma si pensa che fosse solo e che i due fossero due aggettivi - libero e selvaggio- attribuiti al nostro). Denìs, dopo la decapitazione si prende la sua testa mozza in mano e cammina fino al luogo della sua sepoltura...
Noi ricordiamo san Denìs per due motti piemontesi che ben illustrano il carattere della meteorologia popolare.
Il primo si riferisce alla raccolta che si fa sulle colline prealpine in queste giornate di inizio ottobre. Oltre quella dell’uva, quella delle castagne.
“A san Denìs a cascô i penìs”
(A san Dionigi cascano giù i ricci delle castagne... (Provare per credere se non è vero...))
Il secondo è un detto marcatempo, quanto mai utile per pronosticare arrivo e durata dell’inverno:
“Sa fa bel a san Denìs,
l’invern a l’è ’ncô nèn cômincià ca finìss”
Se fa bello al 9 di ottobre, l’inverno non è ancora cominciato che finisce...
In montagna c’è sole, qui nuvolacce umide...