ebook di Fulvio Romano

sabato 2 marzo 2013

Fiume Roya: cava Bergamasca, centrale biomasse e... le anguille alla diossina !

Dopo le anguille alla diossina trovate dalle autorità francesi:

(Da LA STAMPA di Imperia)

Acqua del fiume Roja
chiesti altri controlli
In una lettera del Comitato di riqualificazione della Val Bevera


Dopo che le analisi commissionate dall’Aiga di Ventimiglia a due istituti privati hanno stabilito che l’acqua del fiume Roja non è inquinata, ora il Comitato per la riqualificazione della Val Bevera Angelo Raco chiede ugualmente di fare chiarezza sulla situazione ambientale del Roja e del suo affluente Bevera. Il suo appello è rivolto all’Arpal e alla Provincia: chiede di controllare meglio le aree ipotizzando comunque criticità riguardanti l’ambiente. Il caso è scoppiato nelle scorse settimane, quando è emerso che le autorità francesi avevano trovato anguille alla diossina nel fiume. Ma i controlli delle acque, sia sul versante italiano sia su quello francese, hanno detto che l’acqua è pulita.

Raco ha scritto una lettera sia al commissario straordinario Giovanni Bruno, sia alla Procura di Sanremo, per evidenziare che “da tempo il nostro Comitato chiede l’intervento dell’Arpal e della Provincia per verificare lo stato di abbandono in cui versa il fiume Roja”. Raco ricorda che sono presenti, vicino al rio Bevera, alcune importanti attività industriali e chiede attente verifiche per la salute delle persone. Dice ancora: “Sembrano abbastanza tardivi gli interventi da parte delle istituzioni ad un controllo per un allarme diossina comunque rientrato, senza curarsi di tutti gli altri malanni del fiume”. Raco sottolinea che negli anni le trote sono quasi scomparse in talune zone del rio Bevera. Domanda soprattutto di verificare la situazione della Cava Bergamasca e dei suoi “laghi” di fango, oltre che della centrale a biomasse, nata alcuni anni fa nella frazione, e contro la quale più volte si è scagliato il comitato. Raco chiede un attento monitoraggio, non soltanto con prelievi di materiale in profondità, ma anche in superficie nel greto del rio Bevera e del Roja, e domanda, nel caso in cui sia per caso verificata la presenza di sostanze inquinanti, di procedere immediatamente ad una operazione di bonifica, per restituire alla natura i luoghi interessati. Infine, il presidente del Comitato per la riqualificazione della Val Bevera ricorda che vicino al fiume Roja ci sono due Sic, siti di interesse comunitario, che andrebbero maggiormente tutelati. L.R.