ebook di Fulvio Romano

giovedì 23 ottobre 2014

Pluviometri casalinghi

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Cultura

pluviometri

casalinghi

un’idea per migliorare, in maniera semplice, le informazioni sulla questione dell’allerta alluvione. Nella morfologia, molto movimentata, del territorio italiano vi sono numerosi torrenti di limitato bacino (area < di 60 km2) nei quali le possibilità di esondazioni, in caso di piogge molto intense, si manifestano con tempi di reazione (corrivazione) limitati, inferiori alle 4 ore. Sono queste situazioni, che sul territorio sono molteplici, a essere pericolose per persone, cose o animali che si trovano nelle vicinanze del torrente. In questi casi, le precipitazioni sono pressoché puntuali e, perciò, diventa estremamente difficoltoso per un servizio centrale individuare le aree con un’allerta giustificata, se si vuole evitare di far vivere in «allerta continua» a ogni precipitazione. Propongo per tutte le persone che sanno di essere in zone a rischio, in quanto vicine a piccoli torrenti, un sistema fai-da-te per vigilare sulla situazione di possibile alluvione ed eventualmente allertarsi o più probabilmente starsene tranquilli.

Prendere un contenitore (che chiameremo «pluviometro casalingo») di sezione cilindrica, quadrata o rettangolare con pareti verticali e metterlo in un’area a cielo aperto vicino all’uscio di casa. In occasione di temporali intensi, dopo circa mezz’ora dall’inizio della pioggia, misurare la precipitazione raccolta nel «pluviometro», se è superiore a 60 mm (6 cm) mettersi in allerta e continuare a monitorare la situazione, se dopo un’ora la precipitazione raccolta è superiore a 110 mm (11 cm), prepararsi a fronteggiare un probabile evento alluvionale, avendo comunque a disposizione almeno due ore prima dell’esondazione. Queste precipitazioni limite sono rare, pertanto per precipitazioni inferiori ai valori limite segnalati, starsene tranquilli. In zone cittadine, penso a Marassi a Genova o alla periferia nord di Milano, i comuni potrebbero installare questi pluviometri, magari con un’asta graduata per facilitare la lettura della precipitazione e con un orologio che indichi il tempo dall’inizio dell’evento piovoso.

74 anni, ingegnere in pensione, Monleale (AL)

Gianni Ferrari


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