ebook di Fulvio Romano

giovedì 16 ottobre 2014

La vendemmia meglio del previsto

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Cuneo

“La vendemmia è meglio del previsto”

Unanime il giudizio dei produttori sul recupero a fine stagione dopo i timori dell’estate

Meglio del previsto. Anzi, molto meglio del previsto. E’ il giudizio sulla vendemmia 2014 in Langa e Roero, ora che anche gli ultimi grappoli di nebbiolo sono al sicuro in cantina.

«Dopo le preoccupazioni dovute ai forti temporali di fine luglio e agosto, siamo stati premiati da uno splendido finale d’estate - dice Maurizio Rosso, produttore di Castiglione Falletto -. Negli ultimi quindici giorni di settembre e nei primi giorni di ottobre, giornate assolate e luminose hanno notevolmente migliorato la situazione e diviso la vendemmie in due sezioni decisamente distinte».

La raccolta di Moscato, Arneis, Cortese e Dolcetto ha reso necessaria una selezione attenta per pulire i grappoli. 

Poi, c’è stata una pausa di qualche giorno per dare il tempo a Barbera e Nebbiolo di recuperare il più possibile i giorni persi in estate e abbattere il livello di acidità. «Ora questi grappoli sono sani e bellissimi e ci possono dare ancora delle grandi soddisfazioni» dice fiducioso Rosso, anche se difficilmente il 2014 sarà catalogato uniformemente come una grande annata. Adriana Marzi, titolare della Cantina del Glicine a Neive, è d’accordo. «Proprio oggi raccogliamo gli ultimi grappoli di nebbiolo - dice -. Abbiamo cercato di far recuperare alle uve tutto il sole possibile, anche perché un mese fa eravamo quasi disperati. Adesso, dopo tanta fatica in vigna, siamo di fronte a una conclusione di vendemmia più che positiva, anche se abbiamo rinunciato fino al sessanta per cento del prodotto per ottenere un buon risultato qualitativo».

Stesso discorso per le uve del Roero. I viticoltori, con atteggiamento meticoloso, hanno assecondato lo sviluppo vegetativo e produttivo delle vigne, intervenendo al momento giusto con i trattamenti necessari e, soprattutto, dedicando ai filari le cure agronomiche che aiutano la pianta a compiere al meglio il percorso annuale. «Sia il nebbiolo, sia l’arneis si sono difesi molto bene - dice il canalese Angelo Ferrio, di Cà Rossa -. La cura costante del vigneto e le posizioni quest’anno hanno fatto la differenza, ma chi non si è risparmiato potrà contare su un prodotto più che buono. Forse la qualità non sarà omogenea come in altre annate, ma rispetto ai timori di mezza estate possiamo serenamente considerare il bicchiere mezzo pieno».

roberto fiori


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