Da La Stampa di Imperia
DOLCEACQUA LIBERATA IERI DOPO LE CURE DEI VETERINARI. LE INDAGINI DELLA FORESTALE
È tornata a volare l’aquila
ferita da un bracconiere
Ce l’ha fatta l’aquila reale che a Pasqua era stata colpita da una fucilata ed era caduta a terra, ferita e spaventata. Ieri ha ricominciato a volare. Salvata da un volontario delle guardie zoofile e dagli uomini della Forestale di Ventimiglia, ha risposto bene alle cure dei veterinari. Ed è stata liberata a Dolceacqua, non lontano da dove era stata ritrovata.
La mano assassina che ha sparato al rapace, rarissimo in questo territorio, non è riuscita per fortuna ad avere la meglio. Ieri l’aquila ha disteso le ali spiccando il volo, in cerca del compagno, che certamente l’ha cercata e aspettata in questi giorni. Le aquile, come i lupi, scelgono il proprio partner per la vita: tra loro non esiste divorzio e l’unica separazione che conoscono è quella decisa dai bracconieri. L’animale è stato curato dai veterinari Ilenia Bottino e Giuseppe Riello, di Sanremo. Che raccontano: «L’aquila è stata portata in studio il giorno di Pasqua dalla Forestale e da un volontario. Presentava una ferita da arma da fuoco all’ala destra. E’ stata medicata e le è stata fatta una radiografia. Quindi è stata ricoverata in gabbia per due giorni, poi è stata spostata in una voliera del Cras “Zampa che corre”, continuando la terapia antibiotica». I veterinari hanno svolto tutti gli accertamenti per determinare lo stato di salute del rapace. Il luogo della liberazione è stato scelto con cura anche con gli esperti Lipu: vicino a dove è stata ritrovata, per inserirla in un ambiente familiare, ma anche con una conformazione del territorio che consentisse il recupero se non fosse riuscita a volare. Ma i timori sono stati fugati: l’aquila si è subito alzata in volo. Ora proseguono le indagini della Forestale per cercare di risalire al bracconiere. [l.r.]