Solo i cinghiali radioattivi ...

Da La Stampa di Vercelli

Vercelli
tracce di cesio.dopo la doppia riunione di emergenza
Cinghiali, non c’è pericolo per la salute dell’uomo

Il ministro e gli esperti rassicurano la comunità valsesiana


Paolo Grandi, dirigente veterinario dell’Asl Vercelli che si occupa di controlli mirati, lancia messaggi rassicuranti per la popolazione. “Tre sono le certezze emerse dai dati raccolti – commenta -. Innanzitutto che si parla di riflessi sicuramente derivanti da Chernobyl e non da inquinamenti successivi. In secondo luogo è importante sottolineare come il servizio veterinario negli ultimi tre anni abbia fatto delle indagini su alcuni prodotti di alpeggio, su tutti latte e formaggi, trovando dei livelli inferiori molto al di sotto dei 100 becquerel/chilogrammo consentiti nel latte, attestati invece su valori di 25-30”. Il terzo punto è forse quello fondamentale nella vicenda. “Si ha la certezza che il problema sia circoscritto ai cinghiali, gli unici animali selvatici che razzolano fino a 10-15 centimetri di suolo, dove ci possono essere delle tracce radioattive”.

Nella scorsa stagione di caccia in Valsesia i capi sottoposti ai controlli per scongiurare la presenza di trechinellosi, la malattia infettiva pericolosa per l’uomo, sono stati 380. Di questi a 100 è stata fatta un’indagine ulteriore per verificare eventuali tracce di cesio 137 e di questi 73 sono risultati completamente “sani”, 27 quelli “contaminati”, di cui due in particolare con valori massimi. “Ma per l’uomo non c’è pericolo – continua il veterinario -. Di quei due in cui è stata evidenziata la maggior quantità di tracce di cesio 137 perché diventino nocivi bisognerebbe mangiare almeno una decina di chilogrammi di carne. Se, per esempio, si mangiasse una fetta di cinghiale contaminato una tantum non si corre nessun rischio”. Dalla prossima stagione i controlli saranno ancora più estesi, nel frattempo i cacciatori dei 280 capi abbattuti ma non sottoposti a monitoraggio più complesso hanno la possibilità di far analizzare la carne congelata in maniera appropriata.

maria cuscela

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