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lunedì 4 gennaio 2016

Piemonte e Valle d’Aosta si confermano terre per produrre olio d’oliva

LA STAMPA

Cuneo

bilancio della stagione 2015


La produzione di olio piemontese è in crescita e soddisfa gli operatori di settore. Il bilancio della stagione 2015 annunciato durante la Festa dell’olio extravergine di oliva a Moncalvo, nell’Astigiano, è confermato dall’agronomo Antonino De Maria, responsabile tecnico dell’Asspo, l’associazione che raggruppa i 900 olivicoltori di Piemonte e Valle d’Aosta. 

La stagione

Spiega l’esperto: «La stagione non è stata all’inizio delle migliori causa le piogge, ma le temperature elevate che sono seguite hanno favorito l’accumulo di olio nei frutti e contenuto la diffusione della mosca olearia. La produzione è aumentata del 20% rispetto al 2014 ed è stata di poco inferiore a 600 quintali di olive, con una resa media dell’11%». Tenuto conto che la resa precedente era stata del 9%, i litri di extravergine «made in Piemonte» sono passati da 4 mila a 5800-6000. Sulla produzione nazionale, anch’essa in aumento, si tratta dello 0,016%. Ottimo il raccolto anche a cascina Coletto di Moncalvo e alla conca degli ulivi di Alfiano Natta: due tra le maggiori aziende regionali gestite da Piero e Valentino Veglio e, sulla sponda vicina ma già Alessandrina, da Augusto Olearo. Ciascuna delle due ha in produzione più piante dell’intera Valle d’Aosta con 850 piante sistemate su terrazzamenti. «Sia i produttori valdostani che piemontesi lavorano bene con una qualità eccezionale accertata da acidità inferiore a 0,30% e contenuto di perossidi inferiore di oltre la metà al massimo consentito. L’olio ha sentori di agrumi nel Saluzzese, in area monferrina molti sono oli con sentori di frutta secca o note di pepe appena macinato», specifica De Maria. I lavori esclusivamente manuali in oliveto e l’assenza di concimazione chimica, giustificano prezzi molto importanti anche 15 euro il mezzo litro. 

In regione

Nelle classifiche regionali: il primo posto spetta al Torinese (e in particolare al Canavese) con 369 olivicoltori che curano il 46% delle circa 130 mila piante a dimora in Piemonte e 4 aziende con più di 1.000 piante ciascuna. Seguono l’Alessandrino con 281 olivicoltori. Sul podio anche l’Astigiano:120 olivicoltori,nel Cuneese, sono no 64. Le altre province hanno produzioni marginali.

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giuseppe prosio


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